Amy Winehouse, esclusa presenza di droghe nel corpo

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Ad un mese esatto dalla prematura scomparsa di Amy Winehouse sono stati rivelati dai familiari della compianta cantante i risultati degli esami tossicologici che sembrerebbero escludere tracce di alcol né di droga. Dagli esami tossicologici effettuati su campioni organici prelevati dalla salma hanno escluso tra le cause della morte l’overdose di droghe o l’abuso di psicofarmaci, se anche sono state trovate delle tracce di alcol nell’organismo della Winehouse, esse non erano in quantità tali da provocarne il decesso. La notizia è stata diffusa tramite un portavoce della famiglia che ha lasciato la seguente dichiarazione: “I risultati tossicologici consegnati dalle autorità alla famiglia Winehouse hanno confermato che non c’erano sostanze illegali nell’organismo di Amy al momento della sua morte. I risultati indicano che la quantità di alcol presente non avrebbe potuto determinarne il decesso. La famiglia ringrazia la polizia e il medico legale che stanno ancora effettuando indagini più approfondite e per tenerli informati durante tutti gli sviluppi della vicenda. Ora si attende l’esito dell’inchiesta sulla morte il prossimo 26 ottobreAmy Winehouse è stata trovata morta lo scorso 23 Luglio nel suo appartamento di Camden Square, la notizia ha sconvolto milioni di fan e non solo tanto che anche sul web si è scatenata una sorta di “Amymania“, così che la frase “Amy Winehouse dead” è stata la più ricercata nei motori di ricerca nel periodo estivo. Le notizie sulla morte della cantante di “Back to black” sono salite in testa nel motore di ricerca del nuovo servizio Google+. Oggi, a un mese dalla sua morte, l’artista svedese Johan Andersson ha inaugurato alla stazione della metropolitana di Camden Town dove resterà esposto fino al 5 settembre, un ritratto di Amy Winehouse da lui dipinto e che vi mostriamo a seguire.

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© LEON NEAL/AFP/Getty Images

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