Arisa: “Guardando il cielo”. Testo

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Arisa ne ha fatta di strada da quando, nei panni di una buffa interprete, incantava tutto il pubblico dell’Ariston con la sua voce delicata, interprete di brani semplici e divertenti. Da vincitrice delle Nuove Proposte a conduttrice della sessantacinquesima edizione del Festival di Sanremo, Arisa ha sempre conquistato il podio con le sue partecipazioni vincendo addirittura il festival nel 2014 con “Controvento“; alla vigilia dell’inizio della kermesse la sua  “Guardando il cielo” viene quotato come brano favorito. La cantante non vuole saperne di snaturare il suo DNA musicale e spera di non vincere quest’edizione del Festival di Sanremo per non esportare la sua musica. Un brano profondo e introspettivo quello proposto da Arisa per la sua partecipazione tra i big, contenuto nel disco “Guardando il cielo” la cui uscita è prevista per Febbraio 2016.

Arisa in concerto a Padova | © Mimmo Lamacchia

Arisa – Guardando il cielo – Testo
di G. Anastasi
Ed. Universal Music Italia/Giuro/Pipshow – Milano – Amelia (TR) – Milano

Se tu mi chiedi cosa faccio in questa vita amico mio
La sola cosa che so dirti è non lo so nemmeno io
Viviamo tempi troppo austeri
Siamo animali di città
Eppure sai che ogni notte prima di dormire io
Che ho preso tutto da mia nonna faccio una preghiera a Dio
Potrà sembrarti rituale però a me dà serenità
Con la certezza che ci sia
Una realtà che va al di là di questa comprensione mia
Potrai chiamarla anche magia
Per me adesso si chiama universo
Stringo i pugni e rido ancora che la vita è questa sola
Se un giorno un’altra vita arriverà
Mi sono già promessa di non viverla in città e quindi
Di ogni giorno prendo il buono
Tanto a cosa serve a un uomo
Svegliarsi e dire che oggi non andrà
È troppo presuntuosa la previsione di una verità
Se tu mi chiedi cosa faccio in questa vita amico mio
La sola cosa che so dirti è non lo so nemmeno io
Viviamo tempi troppo austeri in queste stupide città
Ma ho la certezza che ci sia
Una realtà che va al di là di questa comprensione mia
Potrai chiamarla anche utopia
Per me adesso è solo universo
Stringo i pugni e rido ancora
Che la vita è questa sola
Se un giorno un’altra vita arriverà
Mi sono già promessa di non viverla in città
Di ogni giorno prendo il buono
Tanto a cosa serve a un uomo
Svegliarsi e dire che oggi non andrà
È troppo presuntuosa la previsione di una verità
Di una verità
Di una verità
Di una verità

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