Brian Jones:la sua morte un caso ancora aperto?

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La conclusione dei favolosi sixties all’insegna della pace e dell’amore, non è stata precisamente coerente con la mentalità hippie che si era diffusa in quegli anni. Il 1969, l’anno di Woodstock, è lo stesso anno dell’omicidio di Kennedy e Martin Luther King, della primavera di Praga e della guerra in Vietnam. Gli anni 60-70 oltre ad aver segnato in maniera irreversibile la storia in ogni campo, specie dal punto di vista culturale, tornano ancora adesso a riempire le pagine dei giornali e del web, con vicende rispolverate e mai risolte. Questo è il turno di Brian Jones, fondatore dei Rolling Stones. Il suo corpo fu ritrovato il 2 luglio 1969 nella piscina della sua abitazione, la Cotchford Farm.
Aveva solamente 27 anni, i fatidici 27 che molti miti, quali Jim Morrison e Janis Joplin, non hanno superato e che suonano come una maledizione nella storia musicale. Il 5 luglio il resto della band, con Brian Jones sostituito da Mick Taylor, tenne uno storico concerto gratuito ad Hyde Park.
La morte discussa e controversa, torna oggi ad incuriosire i fan dei Rolling Stones, proprio perchè si sospetta che non sia stata provocata da un eccesso di droghe e alcol, ma che si tratti di un omicidio. Le versioni sul come e il perchè abbondano. Si sospetta principalmente di Frank Thorogood, un costruttore che aveva lavorato per Mick Jagger e Keith Richards e che era stato ingaggiato anche da Brian Jones per la ristrutturazione della sua casa. Alcuni sostengono che l’omicidio sia stato complottato da Jagger e Richards e che Thorogood ne sia stato l’esecutore. Brian Jones aveva già comunicato di voler uscire dalla band, anche se nemmeno su questa faccenda esiste una versione unilaterale. Pare infatti che siano stati gli altri membri del gruppo a volerlo escludere, a causa dell’abuso di droghe per il quale Brian era ormai noto.
Esistono due persone, Nicholas Fitzgerald ed un anonimo, che sostengono di aver assistito alla scena dell’omicidio e che intorno alle 23.00 del 2 luglio, intorno alla piscina ci fossero tre uomini che impedivano a Brian Jones di uscire dall’acqua e che avendo perso il controllo, nonostante i richiami di altre ragazze lì presenti, l’abbiano ucciso. Pare che Thorogood confessò l’omicidio soltanto nel 1993, in punto di morte, a Tom Keylock, tour manager degli Stones. A questo proposito esistono attualmente due libri: Paint it black: “The murder of Brian Jones” di Geoffrey Giuliano e “Who killed Christopher Robin?” di Terry Rawlings.
A riportare alla luce il caso è stato il giornalista investigativo Scott Jones, che ha fornito vari documenti alla polizia.
Quanto manca alla scoperta di nuovi risvolti riguardo la morte di John Bonham dei Led Zeppelin?

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