Gran successo per Il Parto Delle Nuvole Pesanti

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In duemila hanno cantato e ballato per circa due ore in Piazza Stazione di Botricello sulla costa ionica catanzarese, con il concerto del Parto delle Nuvole Pesanti predisposto dalla Provincia di Catanzaro nel quadro della ”Festa del Sole”.
Salvatore De Siena, voce, chitarra e percussioni, Amerigo Sirianni, chitarra, mandolino e voce e Mimmo Crudo, basso e voce, le anime storiche del Parto delle Nuvole Pesanti, hanno dato vita ad un concerto coinvolgente e pieno di energia, accompagnati da Manuel Franco, percussioni, Antonio Rimedio, fisarmonica, mandolino e sax e dalla sorprendente Zita, la violinista new entry nella band, capace di dare ulteriore forza e vitalità ad un progetto musicale di grandissimo spessore artistico e culturale. Un concerto unico nel contesto musicale italiano ed europeo, con forti connotati etnici, ma al contempo pop e rock, che pone questa band tra i massimi esponenti della cosiddetta rock world music una sorta di pop-folk che, si trasforma in una festa collettiva
Il Parto delle Nuvole Pesanti ha presentato tutti i suoi successi più noti e i nuovi brani dell’album ”Magnagrecia” da poco pubblicato e già accolto con entusiasmo in un fortunato tour europeo, dalla splendida “Uomini Viaggianti” all’accattivante “Tarantella Siriana”. Due ore di musica con inedite timbriche elettro-acustiche, suoni originali e crudi, ancestrali e futuristici insieme, prodotti con gli strumenti che più appartengono alla storia della band, quali percussioni, cajon, fisarmonica, tamburelli, chitarre, mandolini, a cui si sono aggiunti quelli delle band musicali meditarranee, come gli archi mitteleuropei. Bellissimi i testi che, cantati spesso a più voci e in diverse lingue e dialetti, hanno affrontato temi di attualità, come lo spopolamento dei piccoli centri con dispersione di comunità e perdita di culture, la mafia, l’ambiente, il viaggio, il diritto alla terra, alla vita e alla morte e raccontato storie di paesi abbandonati, rovine, viaggiatori, poveri, umili, naufraghi, profughi, emarginati, emigranti e immigrati, nelle diverse forme che assumono nello spazio e nel tempo.

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