I Kasabian sono pura energia all’Atlantico di Roma. Reportage

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Kasabian live at Atlantico di Roma | MelodicaMente

I Kasabian all’Atlantico di Roma hanno portato in scena uno spettacolo di pura energia. “Velociraptor!” lo abbiamo più volte classificato come uno dei dischi migliori dell’anno, in quanto sound, potenza, ritmo e, dal vivo, ha assunto una forma ancora più dirompente. Il fulcro dei Kasabian sono loro, Sergio Pizzorno e Tom Meighan che deliziano continuamente un pubblico adorante con piccoli siparietti e abbracci fraterni. All’ i-Day, insieme ad Arctic Monkeys e altre band del panorama UK avevano confezionato uno show altrettanto potente, tanto da far esclamare ad alcuni che ci si trovava davanti alla miglior band UK attualmente. Di sicuro, se precedentemente a “Velociraptor!” sembrava che i Kasabian dovessero fare ancora molta strada, ora l’avvicinamento con i grandi nomi sembra sempre più prossimo.

Lo show è iniziato alle 21.30 precise con alcuni brani simbolo del gruppo. Le canzoni proposte sono state sicuramente fra le più famose del gruppo da “Days Are Forgotten” che ha incendiato immediatamente il pubblico passando per “Velociraptor!” e “Underdog“. Tom Meighan, vestito completamente di jeans sa benissimo che è il centro del gruppo insieme al trascinante Pizzorno che salta continumente dappertutto, per tutto il palco, fino a posizionarsi a due centimetri dal pubblico delle prime file, facendolo immediatamente esplodere. Vedere i Kasabian live mette subito in luce quanto essi siano animali da palcoscenico: in studio, sicuramente, hanno uno dei sound rock, alternative-rock migliore degli ultimi anni ma il suono così potente sembra essere quasi racchiuso, sicuramente più pulito ma meno incisivo. Live, forti anche dai turnisti che li accompagnano in giro per il tour, il suono esplode e prende una forma assoluta, la forma per loro più congeniale.

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Kasabian live at Atlantico di Roma | MelodicaMente

L’Atlantico, completamente gremito di persone entusiaste, ha assunto la forma di una bolgia entusiasta per la band di Leicester. Il concerto era sold-out già da diverso tempo, quindi, ci si aspettava un locale completamente pieno, anche perchè, l’ampiezza dell’Atlantico è molto ridotta.

Il concerto si è mosso sul continuo filo dell’energia per canzoni che hanno acceso il pubblico come “Re-Wired” ed “Empire” non dimenticando alcuni momenti emozionanti con brani come “Goodbye Kiss“, una delle loro canzoni più particolari ma che ha trasformato l’Atlantico in una marea di mani alzate a forma di cuore. Da mezionare anche “Switchblade Smiles” che dal vivo ha assunto una forma totalmente stravolta, in positivo, rispetto alla versione studio e “Fast Fuse” altra canzone che ha fatto immediatamente pogare e ballare il pubblico. Menzioniamo anche altre canzoni portate sul palco come “Take Aim” e “Where Did All The Love Go?” che anche in questo caso hanno scatenato i presenti. Ciò che è necessario sottolineare per questo concerto è stata la profonda voglia della band di mettersi in contatto con le persone, lì davanti a loro. Di certo, i Kasabian fanno anche una musica che, se non avesse questo collegamento immediato con la gente, risulterebbe sicuramente privata della sua parte centrale ma, a volte bastano qualche parola in italiano e una manciata di sorrisi per avvicinare i fan.

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Kasabian live at Atlantico Roma | MelodicaMente

Un concerto sicuramente molto positivo che sottolinea la grande maestria sul palco della band che vede il suo nucleo fondamentale in un Tom Meighan, costantemente sorridente e divertito dal ricevere sul palco gli oggetti più impensabili oltre, ovviamente, alla vasta collezione di reggiseni per tutti i gusti e un Sergio Pizzorno che non si stacca un attimo dal pubblico che incita continuamente facendolo addirittura mettere in ginocchio per esplodere subito dopo in un salto che ha creato un effetto visivo unico. La band sembra divertirsi moltissimo sul palco e questo, credo, sia una delle caratteristiche fondamentali di ogni gruppo: gli album in studio servono per portare materiale sul palco ma, una vera band si riconosce dai live.

Non posso fare a meno di concludere con una piccola nota ironica: Chris Martin che, in seguito alla conquista della statuetta dei Brit Awards in quanto i Coldplay ancora una volta sono stati eletti miglior gruppo britannico, dovrebbe, forse, sentire live i suoi connazionali e, probabilmente, la frase “‘We only won Brit Awards because there weren’t any other choices” se la sarebbe risparmiata.

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