Kate Bush: ascolta “Wild Man”, tratto dal nuovo album “50 Words for Snow”

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Kate Bush | © Pagina Facebook

Quando ho detto a mia mamma di chi mi sarei dovuta occupare questa volta, il suo commento è stato repentino:“Ma perchè, ancora canta?”. Ok, abbiamo capito da chi ho preso l’acidità nei commenti… Ma in realtà, credo la sua reazione rispecchi quella di molti altri che la musica la seguono un pò così, en passant. Araldi e squilli di trombe per annunciare il ritorno di Kate Bush! Il 21 Novembre uscirà il nuovo album “50 Words for Snow”, il decimo per la cantante inglese. E’ anticipato dal primo singolo estratto, da oggi, 11 Ottobre, disponibile in download  e dal titolo “Wild Man”. L’EP si compone di 7 tracce inedite: “Snowflake”, “Lake Tahoe”, “Misty”, “Wildman”, “Snowed in at Wheeler Street”, “50 Words for Snow” e “Among Angels”. E’ dal 2005 che Kate Bush non esce con canzoni nuove, l’attesa è trepidante per tutti coloro che la seguono, soprattutto fan della prima ora.

Kate Bush
Kate Bush | © Pagina Facebook
Devo dire che il brano mi ha un po’ spiazzata: sono abituata a sentire un’altra Kate Bush, quella dalla voce cristallina acuta limpida, premo play e mi trovo il ritmo di una ballad con una spcie di sitar a dettarne il riff e… una voce bassa, graffiata, soffiata. Ma dove l’ha tirato fuori quel timbro? Sembra le venga da sotto ai piedi. Davvero, ne sono rimasta stupita e non ho ancora deciso se in negativo o in positivo. Anche la canzone non so bene come giudicarla per il momento. Ho bisogno di ascoltarla più volte, è uno di quei pezzi che non comprendi al primo ascolto ma necessitano di molti per coglierne l’essenza. Sicuramente è qualcosa di diverso rispetto a quanto fatto fino ad ora e il senso di smarrimento che ha suscitato in me, a quanto pare, non è un caso isolato: leggendo qua e là nel web commenti vari, non pochi sono coloro che si sono definiti preoccupati da questa voce che Kate Bush ha sperimentato, ma molti altri sono quelli che invece la promuovono a pieni voti. Lei mi piace, sono cresciuta nella muscia anni ’80 e l’ho sempre adorata, ma stavolta non so come pronunciarmi. Non voglio dare giudizi affrettati, meglio star zitti quando non si ha niente di intelligente da dire, ne sono certa. Lascio a voi, attenti lettori di blog e ascoltatori di musica, il compito di giudicare, in attesa di farmi io stessa le idee più chiare. Nel frattempo torno al mio ruolo di cronista e vi devo informare che per il momento la Bush non ha idea di quando tornerà ad esibirsi live, anzi, pare non ne abbia affatto intenzione: dopo questo EP, che esce a distanza di appena un’estate dal precedente “Director’s Cut” (contenente brani rielaborati presi da “The Sensual World” e “The Red Shoes”), vuole dedicarsi ad un album vero e proprio, un lavoro intenso e lungo cui si vuole dedicare senza distrazione alcuna. Per il momento questo è ciò che ci viene rivelato dalla divina Kate, non appena avremo aggiornamenti vi terremo informati. Ma fino ad allora, album e singolo in uscita da cogliere al volo, perchè, sì, Kate Bush canta ancora!

2 COMMENTS

  1. Ho comprato questo disco e ne sono molto contenta. Già! Io sono fan di Kate dal ’95 e conosco il suo stile, però penso che questo disco anche se non è pop può piacere a tanta gente veramente amante della musica. E’ un disco da ascoltare soprattutto come sottofondo per piacevoli momenti di relax. Sì è vero, qui Kate ha una voce più profonda rispetto a quella alla quale siamo abituati, ma devo dire che a me piace molto.
    Con questo disco si è saputa reinventare..
    Sono proprio soddisfatta del mio acquisto. Lo consiglio soprattutto ai fans di Kate Bush che già la conoscono e sanno come lei ci ha abituati a stupirci…

  2. 25 aprile 2012: “50 parole per la neve (no eskimo!) é un capolavoro, una sacra preghiera musicale, unico, irraggiungibile … … chissà se tutti quelli che lo ascoltano sono degni di sciogliere la loro anima al cospetto del sacro

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