I Korn non deludono le aspettative, una Roma scatenata alle Capannelle

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Jonathan Davis - Korn

Gli amanti dei Korn aspettavano queste date italiane con grande fermento e proprio poche ore fa si è tenuto il concerto all’Ippodromo delle Capannelle all’interno del festival Rock in Roma e, come sempre, Jonathan Davis e soci confezionano uno show che conferma e soddisfa le attese. I molti presenti, infatti, tornano a casa dopo un’esibizione che fa pensare ad un ritorno splendente dei Korn vecchia maniera: poca scenografia in cambio di tanta musica e soprattutto feeling con il pubblico.

I Korn esordiscono con “Blind“, il loro primo singolo e, tutto il pubblico dell’Ippodromo, già molto caldo e in attesa che lo show inizi, esplode in ovazioni, manifestando tutto l’entusiasmo per la scelta azzeccata d’apertura. “Blind“, pubblicata nel 1995 all’interno del loro album di debutto intitolato per l’appunto “Korn“, è una delle canzoni a cui il pubblico è più affezionato e questo si nota immediatamente.

La scaletta in larga misura è stata confermata, un po’ come per la data di Padova dove si è passati da “Blind” fino a “Here To Stay” fino a toccare “Freak on a Leash“, “Alone” e “Get Up“.

Il live era fra i più attesi della capitale e gli amanti del nu metal non si sono di certo fatti perdere questo importante show; i Korn, attualmente, sono composti da Jonathan Davis e da James “Munky” Shaffer alla chitarra, Reginald “Fieldy” Arvizu al basso e Ray Luzier alla batteria.

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Jonathan Davis - Korn | © Ethan Miller/Getty Images

L’ultimo album della band, dal titolo “Korn III – Remember who you are” è stato pubblicato nel 2010 e  fin dal titolo era sembrato un ritorno al vecchio stile e alla carica classica del gruppo americano.

I Korn si sono formati nel 1993 e da allora hanno sempre animato le scene alternative con il loro sound metal. Considerati i precursori del nu metal, il gruppo di Bakersfield, a più di quindici anni dal loro esordio hanno venduto più di 30 milioni di dischi e hanno ormai uno zoccolo di pubblico fisso. Hanno avuto una notevole influenza all’interno delle generazioni e ora, ai concerti, accanto ad un pubblico ormai maturo, che ha seguito il gruppo all’interno del tempo, vi sono anche i giovanissimi che hanno imparato a conoscere i Korn, magari solo ultimamente. Proprio questo è un aspetto che vogliamo sottolineare, infatti, per la data del gruppo americano, l’Ippodromo delle Capannelle è stato meta di moltissima gente appartenente a fasce d’età ben variegate. Questo è qualcosa di impensabile per la stragrande maggioranza dei gruppi presenti sulla scena mondiale che riescono a catturare l’attenzione, solitamente, verso una sola generazione ben distinta. I Korn, invece, attesissimi dai presenti hanno soddisfatto le aspettative di un vasto pubblico che è tornato a casa, ancora una volta, felice per un’esibizione che sicuramente è valsa il prezzo del biglietto.

Jonathan Davis, ancora una volta, ha messo tutta la rabbia esistenziale in canzoni che come solito suonano ruvide e immediatamente percettibile. Le canzoni dei Korn arrivano roboanti e soprattutto d’impatto: non c’è bisogno di tempo per riflettere o per metabolizzare. Le note invadono i fan e da subito inizia una festa a ritmo di nu metal.

Qualcuno di voi magari si ricorderà il Family Values Tour, festival creato dagli stessi Korn nel 1998 che si fecero conoscere al grande pubblico e che crearono un evento per gli amanti del rock e del metal. Sicuramente queste date non hanno niente a che vedere con quel momento storico e musicale ma riescono ad essere portatrici di grande carica: i Korn non deludono ma incendiano ancora una volta il palco.

Reduci dalla data di Padova dove i Korn hanno confezionato uno show di ottanta minuti di piena energia, i maligni si aspettavano, magari, un calo di tensione della band che invece si dimostra perfettamente padrona della situazione e del palco. La scena, infatti, è completamente loro e i Korn in questo, non sono davvero secondi a nessuno: i fan accalcati sotto il palco si muovono a ritmo della loro musica infuocata e soprattutto di vecchi successi, infatti, si sono completamente affidati alle loro canzoni più conosciute dedicando davvero poco spazio alle ultime produzioni.

Il 30 giugno sarà il momento della band nostrana dei Subsonica, ormai, però conosciuta anche in Europa e non solo. Samuel e soci animeranno gli animi dei presenti e anche in questo caso, la speranza di un ottimo concerto sulle note degli ultimi successi da Eden ad Eclissi passando per le canzoni fondamentali all’interno del background della band sono più che altro attese.

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