Ligabue ai terremotati: “Nessuno si deve sentire solo né abbandonato”

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Luciano Ligabue | © Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

I recenti fatti avvenuti in Emilia Romagna che in questi giorni vive nel terrore per il sisma che ha colpito, e continua a farlo, la Pianura Padana. Numerosi sono stati i messaggi di solidarietà giunti da ogni parte d’Italia e da ogni settore dello showbiz: dal mondo politico a quello dello sport e dello spettacolo. Molti vip hanno voluto ribadire la loro vicinanza attraverso piccoli gesti come la rinuncia ad alcuni live, apparizioni, appuntamenti oppure semplicemente scrivendo un piccolo tweet e/o aggiornamento di Facebook. Molti altri artisti hanno voluto partecipare attivamente a questa sorta di gara di solidarietà devolvendo l’incasso dei loro concerti a favore delle popolazioni colpite dal sisma.

Tra le prime iniziative è quella di Biagio Antonacci che ha interamente donato gli incassi del concerto di Perugia del 29 maggio a favore delle popolazioni dell’Emilia Romagna. A seguirlo anche Laura Pausini che proprio oggi ha rivelato che devolverà gli incassi dei live che terrà a Verona a favore della popolazione emiliana. Ma in queste ore anche Ligabue, emiliano doc, ha voluto esprimere la sua vicinanza verso i suoi conterranei, pubblicando una lunga nota sulla sua pagina Facebook, su Twitter e su Ligachannel.

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Luciano Ligabue | © Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Le scosse del terremoto non sono solo fisiche.
La paura ti si piazza dentro e resti in balia degli eventi.
Non c’è nessuno che possa rassicurarti.
Si guarda allo storico, si cerca di fare un quadro ma alla fine diranno sempre che si tratta di un’anomalia e che non si può prevedere un bel niente.
Ci si sente piccolissimi.
Tutto diventa precario.
Ma soprattutto si soffre l’impotenza di proteggere i propri cari.
Quello del ’96 fu grosso (naturalmente non come questo) e aveva avuto come epicentro proprio Correggio e Novellara.
Fece alla mia cittadina più danni di questo.
Eppure il trauma è più forte stavolta.
La maggior parte di noi continua a dormire all’aperto.
Diversi altri hanno fatto le valigie e se ne sono andati lontani non si sa per quanto.
Ed è chiaro che tutto questo è niente rispetto a ciò che è successo a pochi chilometri da qui.
Avete visto tutti in tv, sul web, sui giornali.
C’è poco da aggiungere a quelle immagini.
Mi auguro che la protezione civile, lo Stato e le istituzioni stiano vicini alle persone più colpite, anche in un momento di crisi profonda come questo.
Nessuno si deve sentire solo né abbandonato.
Cercherò di fare qualcosa pure io anche se, come immaginerete, in questi giorni non è proprio facile.
Grazie a tutti quelli di voi che hanno fatto sentire la propria solidarietà ma ancora di più a quelli che aiuteranno anche solo con un piccolo pensiero.

 

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