Luca Carboni: “Fisico e Politico”. La recensione

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Cover "Fisico & Politico" Luca Carboni

Trenta anni di carriera è un traguardo che pochi artisti possono vantare. Luca Carboni è uno di questi ed ha deciso di festeggiarlo con “Fisico e Politico”, non un comune greatest hits che fa tuffare nei ricordi di tempi che furono, ma un vero e proprio salto in avanti verso il futuro. Questo album si presenta come completamente diverso rispetto alla consueta sensazione di amarcord cui siamo stati abituati dai best of. Oltre alla presenza di tre brani inediti, spesso presenti in questo genere di lavoro discografico, i grandi classici carboniani sono proposti in una chiave totalmente nuova e riarrangiata, impreziosite dalla partecipazione di grandi amici e colleghi di Luca Carboni. Accoppiate che sulla carta, talvolta, possono creare attrito o non convincere, ma che in studio hanno cucito nuova veste attorno ai brani.

Chi avrebbe mai pensato alla coppia Carboni-Ferro? Eppure “Persone silenziose” vive di armonizzazioni dolci e struggenti, diventando ancor più toccante di quanto già non fosse la versione originale dell’89. E la voce così cristallina di Elisa contrasta e si fonde con il suono grattato del cantautore emiliano rendendo alla perfezione la sottile sensualità e l’aria sognante di “Vieni a vivere con me”.

Scorrendo la tracklist prima dell’ascolto suscita immediata curiosità la collaborazione con Franco Battiato per “Silvia lo sai”: due mondi che sembrano totalmente distanti dal punto di vista stilistico, in realtà molto vicini per la tematica trattata (basti ricordare “Per Elisa” scritta dal cantautore siciliano per Alice, anch’ella presente in questo album). La coda strumentale con assolo di chitarra è un vero tuffo al cuore.

Cover "Fisico & Politico" Luca carboni
Cover “Fisico & Politico” Luca carboni

“Fisico e Politico” è stato anticipato dal singolo omonimo realizzato in collaborazione con Fabri Fibra: il contrasto tra i due mondi artistici rappresentato dagli artisti coinvolti rispecchia perfettamente l’intera idea del brano. Tesi e antitesi, cantautorato e rap trovano la propria soluzione in immagini comuni e liriche, sostenute da chitarre acustiche accompagnata da elettronica.

Gli altri due brani inediti di questo album, “C’è sempre una canzone” (scritta testo e musica da Luciano Ligabue) e “Dimentica” (interamente di Carboni), mostrano le due diverse anime di questo cantuatore: la prima è piena manifestazione del suo spirito rock, addolcito dal suono come di carillion, la seconda esalta il suo lato più intimista e raccolto.

Delicatezza e forza hanno caratterizzato questi trenta anni di Carboni e delicatezza e forza si respirano in un saliscendi come di montagne russe in tutto “Fisico e Politico”. E non si può non trattenere un sorriso divertito ascoltandolo assieme a Jovanotti in “Ci vuole un fisico bestiale”: un’accoppiata vincente, che sparge energia, vitalità e gioia di vivere da ogni nota. Tutta da ballare con quel piano blueseggiante nel finale. Fantastica.

Intensa e profonda “Farfallina” proposta in coppia con Alice: tastiera e chitarre con synth rimandano alla seconda metà degli anni ’80 in cui il brano è stato pubblicato, ma la componente elettronica la rende estremamente attuale nel suono. E Alice, beh, rimane sempre una garanzia. Altra garanzia è Miguel Bosè in “Inno nazionale”, che qui tira il lato più duro della propria voce a sottolineare la forza di un testo tra i più forti di Carboni, che qui si ripropone sonorità da far west.

Atmosfere da tango in “Primavera”, qui proposta con Biagio Antonacci, al quale viene affidato il soffiato “primavera primavera primavera” del primo inciso. Suono languido e sensuale per la vita che torna a risvegliarsi in ogni suo più piccolo particolare.

In chiusura “Fisico e Politico” si concentra tutto sulla grande scuola di cantautori dell’Emilia-Romagna: Cesare Cremonini accompagna Carboni in “Mare mare”, inno di una generazione, mentre Samuele Bersani chiosa con “Gli autobus di notte”, che funge da vera malinconica ninna nanna per l’ascoltatore.

Giudizio complessivo:

“Fisico e Politico” si divide in due parti: da un lato gli inediti, presente forte di Luca Carboni, dall’altro i brani storici, passato consolidato senza tempo. I duetti non sono qui interpretati come mero accostamento di voci, ma giustapposizione di personalità, ognuna delle quali apporta il proprio contributo umano, oltre che artistico. E’ sempre difficile dare un voto ad un best of, è come classificare un’intera carriera, impossibile. Forse è necessario cambiare prospettiva: questo album non è un punto di arrivo, ma soltanto una festa lungo un viaggio, in cui chi guida e chi gli sta a fianco si fermano a chiacchierare e ricordare ridendo e commuovendosi quanto fino ad allora avvenuto. Ma consapevoli che la strada da fare è ancora lunga e che molto altro deve ancora accadere.

 

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