Manuel Agnelli, l’arte sconfigge la crisi con “Hai paura del buio?”

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Locandina "Hai paura del buio?" al Traffic Festival di Torino

Non solo musica, ma anche poesia, fumetto, danza, teatro, pittura: per il suo nuovo progetto Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours, ha deciso di attingere all’arte in tutte le sue forme espressive. Il concetto chiave, che si propone di passare è uno solo: allontanare la crisi. E lo fa a cominciare dal nome scelto per l’iniziativa, “Hai paura del buio?”, che prende il via il 30 Agosto 2013 all’interno del Traffic Torino Free Festival nella capitale sabauda, che dal 28 al 31 Agosto riempe i Cantieri O.G.R. (Officine Grandi Riparazioni) dalle 18 alle 02 con musica, spettacoli, incontri con alcune delle personalità italiane ed internazionali più importanti nel panorama dell’arte. Ma la corsa di “Hai paura del buio?” non si ferma qui, perché a breve toccherà anche Milano, Roma ed il resto d’Italia.

Un cast composto da oltre venti artisti, scelti proprio da Manuel Agnelli per partecipare a questo grande spettacolo che vede come proprio obiettivo quello di far capire alla gente che la crisi che il nostro Paese sta vivendo (il buio cui fa riferimento il titolo) può essere sconfitta, deve esserlo, anche attraverso l’arte, quell’arte di cui l’Italia è ricca. Un messaggio forte, che ha ricevuto anche la piena approvazione del Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray.

Locandina "Hai paura del buio?" al Traffic Festival di  Torino
Locandina “Hai paura del buio?” al Traffic Festival di Torino

Molte le personalità del mondo della musica che prendono parte a “Hai paura del buio?”, dagli stessi Afterhours ai Marta sui Tubi, da Daniele Silvestri a Il teatro degli Orrori fino alla Fuzz Orchestra e La Morte.

Chiaro e diretto il messaggio di questa serie di show e performance, totalmente gratuiti in quel del Traffic Festival di Torino, il Manifesto di “Hai paura del buio?” è stato pubblicato nella pagina ufficiale di Facebook dell’iniziativa: “Il vero male è non fare niente”.

La gente ha paura perché non sa cosa aspettarsi dal futuro. 
La paura ci ha diviso, ci immobilizza e ci tiene a casa. 
Il vero male in questo momento è non fare niente, essere passivi sperando che chiuderci nelle nostre tane e nei nostri circoli possa salvarci dai nostri incubi. 
Noi vogliamo uscire, confrontarci, mischiarci, sporcarci e contaminarci. 
Diventare dei bastardi e dei meticci. 
Superare gli steccati che ci hanno diviso e ci hanno spento. 
Perché nasca qualcosa di nuovo.
Perché nasca qualcosa. 
Ci prendiamo le nostre responsabilità sulla cultura. 
Sulla quale si fonda ogni azione dell’individuo nel corso della propria vita.
Prendiamo posizione e facciamo informazione, perché la cultura è il nostro modo di fare politica. 
La cultura è politica. 
Ci siamo scandalizzati per cose che abbiamo lasciato succedere. 
Adesso vogliamo divertirci. 
Ridare leggerezza alle azioni. 
Riscoprire la bellezza. 
La bellezza di vivere le cose, farle nascere. 
Non subirle.

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