Phil Collins da l’addio al suo pubblico

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A quasi 60 anni l’ex batterista dei Genesis dice addio alla scena musicale e getta la spugna.Phil Collins 1
Con Michael Jackson e Paul McCartney, Phil Collins è l’unico artista che abbia venduto almeno cento milioni di copie sia con una band  che da solista, otto Grammy Awards e un Oscar.

Phil Collins stanco della vita da rockstar e anche per via dei problemi fisici, quali il rischio di perdire l’udito da un orecchio a causa di un’ infezione virale e la mano bloccata da un tendine operato di recente, annuncia il suo addio.

L’artista decide di andare in pensione e dedicare più tempo alla propria famiglia, ai propri figli, ai quali negli ultimi tempi,a suo parere, ha dedicato ben poco spazio. Il suo desiderio ora, è quello di svegliarsi alle 7 del mattino e accompagnare i ragazzi a scuola oppure riuscire a trascorrere un Natale in famiglia magari con tutti i suoi figli e suoi nipoti, così come non fa da diversi anni ormai.

Addio ai palcoscenici ma non addio alla musica. Phil Collins non ha intenzione di lasciare la musica definitivamente, anzi, afferma che potrà comporre e registrare a casa, senza l’obbligo di fare un disco. Meglio ancora, ha voglia di suonare ogni tanto come farà a ottobre alla festa dei dieci anni della Little dream foundation con a Laura Pausini e Bryan Adams.

Per comunicare la sua uscita di scena, Collins coglie l’occasione della presentazione del nuovo album “Going back“, un tributo alla Motown e al soul degli anni 60 e 70, la musica con cui è cresciuto.

Un disco della memoria, affettuoso, molto personale, con hit come “Papa was a rolling stone“, “Uptight“, “You can’t hurry love“. Il cd è un omaggio sincero, elegante con le canzoni riproposte come erano, così come le ascoltava alla radio da ragazzo. E lo stesso Phil afferma che durante la registrazione dei brani, ha suonato la batteria come veniva suonata nei dischi d’allora.

Il cantante dichiara di aver sempre desiderato fare un disco come questo: “…mi è sempre piaciuto interpretare canzoni scritte da altri, c’è ad esempio molto sapore jazz soul e del blues…”

I brani che compongono il nuovo album di Phil Collins,Going back“, spaziano dal brano di apertura “Girl (why you wanna make me blue)” dei Temptation, fino alla commovente versione arrangiata da lui stesso di “Going back” resa celebre da Dusty Springfield. E in mezzo si trovano molti brani: di Stevie Wonder come “Uptight (Everything’s alright)“, “Blame it on the sun” e “Never dreamed you’d leave in summer” , di Martha And The Vandellas come “(Love is like a) Heat wave“, “In my lonely room” e “Jimmy Mack; dei Four Tops ci saranno “Standing in the shadows of love“, “Something about you” e “Loving you is sweeter than ever“.

Sicuramente il cantante britannico che ha avuto una carriera ricca di soddisfazioni sia coi Genesis che da solista, con questo suo nuovo lavoro soddisferà le aspettative dei suoi ammiratori e non sarà facile per suoi fedeli fan accettere questo suo addio.

Staremo a vedere se riuscirà a fare il papà e il pensionato a tempo pieno senza cedere alle lusinghe dei suoi ammiratori.

Intanto vi facciamo ascoltare il primo brano che apre il nuovo lavoro discografico di Phil CollinsGirl (why you wanna make me blue)“.

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