Domani su Rai 2 al via “Star Academy- Il papà di tutti i talent”

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Stamattina alle ore 11.30 al Westin Palace Hotel di Milano si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di “Star Academy”, il nuovo talent show di Rai 2. C’erano tutte le testate giornalistiche nazionali e regionali più importani e c’era anche MelodicaMente.

Abbiamo detto nuovo programma, in realtà questo format è stato ideato dalla Endemol nel 2001 e prodotto in Francia in contemporanea con “Operazione trionfo”, altra trasmissione simile andato in onda prima in Spagna e poi anche da noi in Italia. Per questo lo slogan “Il papà di tutti i talent” che accompagna la pubblicità, oltre all’ormai ovvio riferimento alla recente paternità del presentatore Francesco Facchinetti. Ma non è questo nè il momento nè il luogo per parlare a proposito, continuiamo con la musica.

Format innovativo rispetto agli altri soliti cui siamo stati abituati fino ad ora: si parte da 16 ragazzi di età compresa tra i 14 e i 27 anni, che nel susseguirsi delle 12 puntate canteranno, si faranno conoscere e vedere dal pubblico, il quale assieme ai giudici decreterà il vincitore. Fin qua non pare ci sia niente di nuovo, ma andiamo con ordine.

Innanzitutto le modalità con cui sono stati scelti i concorrenti: sono stati fatti provini su larga scala, lo stesso Facchinetti motiva la decisione: “Questo programma non ha un nome tanto affermato da richiamare gente, per il momento”. Ma la ragione è anche un’altra: hanno cercato in giro, ovunque, là dove spesso si nascondono reali talenti che da anni si dedicano a molto più che una passione, sono andati nelle case discografiche e di produzione, hanno pescato addirittura dalla sezione “Nuovi talenti” del sito della Rai. Hanno cercato, voluto professionisti, persone competenti che lavorano, o almeno vorrebbero lavorare di musica. Non ragazzi cui insegnare, ma che hanno un background di base su cui lavorare per tirar fuori il meglio di loro stessi ed iniziarli a questo mondo. Tutti concorreranno per il premio in palio che non sarà una somma in denaro, ma un contratto discografico che potrà essere offerto dalle majors più importanti (che seguiranno molto da vicino i ragazzi) o in alternativa dalla Rai.

Le puntate serali non si presentano nè come una sequenza di esibizioni dei singoli concorrenti nè come sifde tra due di loro su di uno stesso brano, ma con una nuova formula: si parla infatti di uno show corale, ovvero le performance saranno esguite da più partecipanti contemporaneamente. Duetti o terzetti o chissà che altro, insomma, sono ciò che ci aspetta.

Ciò ha lo scopo non solo di consentire al pubblico un confronto maggiore e più attento tra i ragazzi, ma è anche una sfida per loro stessi: per quanto possa sembrare facile, cantare assieme a qualcun altro mostra delle difficoltà notevoli di intesa, il feeling è fondamentale, l’interpretazione non rimane ferma al pezzo che ciascun interprete esegue ma si deve creare una fusione di voci e sentimenti che convincano il pubblico.

Le collaborazioni non sono previste soltanto tra gli stessi concorrenti, ma anche con gli ospiti che di puntata in puntata si avvicenderanno sul palco di “Star Academy”: alla prima di domani sera saranno presenti Biagio Antonacci, Max Pezzali e Marco Mengoni. Tre cantanti affermati e professionisti che non andranno semplicemente a presentare album piuttosto che singolo o tour, bensì canteranno con ciascuno con uno dei ragazzi dello show. Piccola anticipazione: Zucchero sarà ospite della seconda puntata e duetterà con una concorrente nonchè sua fan. Un modo questo di richiamare sicuramente pubblico tramite i grandi nomi, ma attirare anche l’attenzione sul talento che i ragazzi in gara posseggono.

Le performance saranno tutte rigorosamente dal vivo e supportate non da una base registrata, ma da un’orchestra con band composta da 18 elementi, diretta dal Maestro Umberto Iervolino, e i concorrenti avranno modo di suonare gli strumenti che solitamente li accompagnano. Non sono momentaneamente previste performance di brani inediti, ma i lavori sono ancora in corsa, non si può mai dire.

Il repertorio sarà vasto, si pescherà nei grandi classici della canzone sia italiana che internazionale, ma anche dai successi del momento: nessuna distinzione o selezione particolare, se non mirata a mettere in risalto le qualità di questi cantanti emergenti. Ma ci sarà comunque spazio per la sperimentazione: già hanno preannunciato che una concorrente dalla vocalità sullo stile di Amy Winehouse canterà un pezzo di Capossela, un incontro decisamente stuzzicante che può rivelarsi sorprendente.

I 16 partecipanti vedono un’ulteriore novità nel format del programma rispetto agli altri talent show: basta con la reclusione (“Quella va bene per il Grande fratello”, ironizza Facchinetti) i ragazzi staranno negli studi per 8-9 ore al giorno ma potranno poi uscire e tornare a casa. Non solo, potranno andare nelle radio, partecipare a programmi tv ancor prima della fine della gara, farsi vedere e incontrare il pubblico non limitatamente alle puntate serali. Ogni settimana verrà stilata una graduatoria, ottenuta dalla somma di voti di pubblico e giudici nella proporzione 40% e 60%, il tutto per far sì che i ragazzi si rendano conto per primi di quali sono gli umori e possano tentare di rimediare. Si vuole instillare maggiore consapevolezza in loro, per evitare che rimangano all’oscuro di situazioni particolari, come la vittoria annunciata di uno rispetto agli altri (vedi sottile riferimento a “X Factor 3”).

Una diretta quotidiana dalle 15.00 alle 15.30 permetterà comunque di seguirli nelle normali attività di preparazione, ma anche svago.
Ho parlato di giudici e questo è un altro punto di novità: saranno 4 e a ciascuno di loro non è attribuita una squadra o un concorrente, il loro ruolo è quello proprio di rimanere imparziali e giudicare in maniera obiettiva le performance ed il talento. Questo compito è stato affidato a quattro personalità d’eccezione della musica e dello spettacolo italiano: Roy

Paci (che qualche anno fa, a dire il vero, aveva mostrato il suo disappunto per questa tipologia di trasmissioni tv e definito
Facchinetti “la rovina della televisione italiana”), Lorella Cuccarini già affezionata ospite di “X Factor”, Nicola Savino a

rappresentante delle radio e Ornella Vanoni, un mito tra i cantanti nostrani. Dovranno attribuire un punteggio da 1 a 20 a

ciascun concorrente alla fine della sua esibizione, questo poi subirà tutta una serie di rimaneggiamenti matematici che vi

risparmio, ma dettagliatamente descritti nel comunicato stampa, e sommati ai voti del pubblico, che manifesterà il proprio

gradimento con l’ormai classico televoto.
Nella conferenza stampa sono state introdotte anche le figure dei tutor ed anche qui abbiamo nomi di tutto rispetto:

Gianluca Grignani, Mietta, Ron e Syria. Personalità importanti della musica italiana che si presteranno a guidare formare

consigliare spronare i 16 concorrenti, lavorando con loro per 8 ore circa al giorno. Hanno tutti le idee chiare: non

trasporre una parte di loro stessi nei ragazzi, ma aiutarli a mettere in risalto le loro peculiarità e smussarne i difetti.

L’intenzione è far uscire la vera essenza del talento, curare l’aspetto interpretativo e non solo vocale, sperimentare.
Oltre alle puntate serali del giovedì, appuntamento pomeridiano al sabato condotto da Daniele Battaglia e Alessandra

Barzagli, per un sum up della settimana e commenti a caldo.
Durante la conferenza stampa non ci è stato possibile avere anticipazioni sulle vocalità dei 16 ragazzi in gara, anche noi

dovremo attendere fino alla diretta di domani sera: ci è stato concesso un filmato di pochi minuti che introduceva solo 5
concorrenti. Non per essere cattiva e tenervi sulle spine, ma per correttezza personale non vi voglio svelare nè chi nè cosa abbiamo visto. Suspance..!

Vi ho riferito tutto ciò che ci hanno detto stamani, a questo punto non resta che verificare con i propri occhi: “Star
Academy” domani 29 Settembre ore 21.00 Rai 2. Se vi piace la musica, stay tuned!

1 COMMENT

  1. Non tanto tempo addietro, ho preannunciato telefonicamente alla sede romana dell’Endemol che Star Academy sarebbe stato un flop. Questo perché le scelte fatte sono quelle dei soliti raccomandati e di artisti banali e la conduzione è mediocre. La trasmissione non cerca Star ma “personaggi” di cui fare la mattanza mediatica. La conduzione è mediocre, perché Francesco Facchinetti è artisticamente un mediocre. La RAI continua a buttare i soldi dalla finestra, tanto non sono suoi ma sono quelli del mio abbonamento e di quello degli italiani. Le partecipazioni dei big sono spartite nel giurassico mondo della musica leggera italiana che non lascia spazio a nessuno, se non ai loro figli mediocri ( Facchinetti, Battaglia, Canzian, Morandi, Fornaciari, Celentano, Modugno, Villa, Pani, Carrisi, Dorelli,… ). VERGOGNA.

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