Robin Gibb, il fratello Barry e la famiglia suonano per lui

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Robin Gibb
Robin Gibb | &cpoy; JOHANNES EISELE/Getty Images

Solo qualche giorno fa vi abbiamo dato la spiacevole notizia di Robin Gibb, entrato in coma dopo aver a lungo  lottato contro il cancro. Gibb, ovviamente, in questi giorni è stato sottoposto ad ogni tipo di cura ma, la famiglia giustamente non ha alcuna intenzione di arrendersi e sembra abbia deciso di provare anche con la musica. Cosa meglio della musica per un personaggio che ne ha sempre respirata moltissima, facendola parte integrante dalla sua vita? Questo sembra essere stato il pensiero di Barry, il fratello, che ha suonato proprio al capezzale nel tentativo di avere un segno di vita da parte di Robin Gibb, cantante dei Bee Gees.

La notizia è trapelata proprio dalle parole della moglie di Robin, Dwina, che ad un quotidiano irlandese, l’Impartial Report ha raccontato della sofferenza di Robin e del relativo ricovero in uno dei più prestigiosi ospedali di Londra ma che la situazione sembra ormai essere davvero gravissima. Dwina ha poi parlato della scelta di usare la musica: i tre figli del cantante si sono riuniti con lo zio Barry e hanno suonato davanti a lui per cercare di  avere da lui un piccolo, grande segnale di vita.

Robin Gibb: la storia di una famiglia sfortunata

Robin Gibb
Robin Gibb | © JOHANNES EISELE/Getty Images

Purtroppo l’epopea di Robin Gibb prosegue da anni: malato da tempo di cancro, le sue condizioni si sono pesantemente aggravate in seguito ad una polmonite che ha compromesso il suo fisico già debole. Una famiglia sicuramente molto sfortunata, quella di Robin che solo qualche anno fa, nel 2003, ha visto scomparire per un blocco intestinale il fratello Maurice nonché terzo componente del leggendario gruppo dei Bee Gees e decenni prima il giovanissimo fratello Andy. L’unico fratello rimasto ancora in vita, Barry, è giunto immediatamente dal Tennessee proprio per stare vicino a Robin e alla famiglia. Qualche giorno fa, Robin, prima ancora della polmonite che lo ha ancor più debilitato, aveva disertato la presentazione di “Titanic Requiem” album scritto a quattro mani insieme al figlio RJ Gibb proprio per le condizioni di salute precarie.

Solo ieri, le condizioni di Robin sembravano definitivamente compromesse ma, da quanto riporta una indiscrezione di fonte inglese, sembra che il leader dei Bee Gees proprio nelle scorse ore abbia provato a parlare e ad aprire gli occhi: se la notizia fosse accertata si tratterebbe di un segnale importantissmo e alimenterebbe le speranze che Robin possa riprendersi. La moglie di Robin  ha spiegato che  Barry è giunto in tutta fretta con la moglie Linda e il figlio Stephen all’ospedale privato dove Gibb è ricoverato; evidentemente provata da questa situazione, Dwina non ha mancato però di ringraziare le migliaia di persone che stanno pregando per lui.

Una famiglia, dunque fortemente provata dalla malattia ma indimenticabile dato che  i Bee Gees sono stati un gruppo cult degli anni 60′-70′ vendendo ben oltre duecentomilioni di dischi e, attualmente, sono considerati ancora uno dei gruppi più rappresentativi della storia della musica.

Un grandissimo augurio dunque a Robin Gibb, sperando che ancora una volta, la musica, sia in grado di fare miracoli.

3 COMMENTS

  1. Il film di Almodovar, “Parla con lei”, racconta dopotutto una storia vera, come anche altre situazioni di coma di cui sono stata testimone diretta o indiretta. Ricordo un’amica che, svegliatasi da un coma ‘irreversibile’ a detta di tutti, ha chiesto notizie del suo vicino di letto, purtroppo deceduto nel mentre, specificandone il nome.
    In genere, le parole rivolte al cosiddetto ‘comatico cronico’, ovvero di colui che dovrebbe passare dal sonno alla morte, si sommano alla mole delle preghiere recitate da chi gli è vicino. Parole e preghiere che hanno una matrice comune: l’amore. L’amore che, molto spesso, cura più di una medicina.
    Purtroppo si pensa che il comatico sia perso in un drammatico nulla ma, al contrario, non è affatto così e,a tale proposito, potrei anche riferirmi ad una condizione di coma vissuta in prima persona.
    Dopo il risveglio completo e la guarigione dalla polmonite, a Robin rimarrà da continuare la lotta contro il tumore che l’ha colpito. Anche in questo caso c’è da domandarsi il perché, tra persone affette dallo stesso tipo di tumore, alcune addirittura guariscano mentre altre, purtroppo, abbandonano il mondo. Terapie più o meno efficienti? Fragilità costituzionale, differenze biologiche individuali? Forse, ma è talmente forte in alcuni la volontà di vivere che non si riesce a spiegarne scientificamente la guarigione.
    Robin sta lottando contro il cancro da anni con la forza e la dignità che l’hanno sempre contraddistinto.
    Tramite questa sua caduta inattesa, il mondo sta respirando al suo medesimo ritmo, gli è solidale, prega per lui, scrive messaggi, concentra su di lui parte delle sue energie. E Robin, persona d’una sensibilità quasi magica. non può far altro se non percepirle, rafforzando la sua immensa volontà di vivere.
    Restiamo dunque in attesa di una sua netta ripresa e, nel contempo, seguitiamo a pregare e a trasmettergli i nostri messaggi, fatti di parole scaturite dal cuore.

  2. Robin Gibb,appartiene al piu’ grande gruppo musicale di tutti i tempi,i BeeGees.La sua voce insieme a quella dei suoi fratell ci trasmettono solo amore.L’amore che noi ti diamo per la tua forza di vivere.

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