A San Valentino anche la musica canta l’amore

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Whitney Houston
Whitney Houston | © Jason Merritt/Getty Images

Se il giorno di Natale è il momento più atteso dell’anno dai bambini, il 14 Febbraio è il suo corrispettivo adulto: San Valentino è la festa più amata dagli accoppiati felici e allo stesso tempo la più odiata da single, neo-lasciati, coppie in crisi.
Ma a prescindere dalla propria situazione personale e dalla parvenza commerciale incollatale addosso dai media, San Valentino rimane sempre e comunque una giornata simbolo. Non è scontato, soprattutto nel mondo di oggi, sempre più cinico e menefreghista, il potere dell’amore.
Sentimento complesso, tanto difficle da definire, figuriamoci comprendere. Pieno di sfaccettature, ricco di così tante sfumature e carico di così tanti sentimenti contrastanti che è difficile esprimerlo in maniera univoca.

La musica, così come tutte le arti, ha avuto spesso come proprio motore proprio l’amore, che è stato alla base di molti brani, alcuni tra i più belli mai scritti.
Ed anche qui i sentimenti sono contrastanti, le tematiche svariate: si passa da canzoni che inneggiano al potere dell’amore (ogni riferimento a “The Power Of Love” dei Frankie Goes To Hollywood è puramente voluto) ad amanti caldi e voluttuosi che si abbandonano al piacere più lussurioso (ad esempio gli Aerosmith di “Ragdoll”).

Ma ci sono anche quelle storie che finiscono e lasciano l’amaro in bocca.
Possiamo citare una recente Adele, che in “Someone Like You” racconta di una storia d’amore finita, del rimpianto per l’amato perso, ma anche della vita che va avanti e di nuove storie che si sostituiscono alle prime.

Whitney Houston
Whitney Houston | © Jason Merritt/Getty Images

Ed in questi giorni non si può non accennare a lei, Whitney Houston, che secondo me è stata interprete magistrale della canzone d’amore più bella mai scritta, “I Will Always Love You”, un brano di Dolly Parton del 1974.
Banale, forse, quasi una scelta “forzata dagli eventi”, ma non è così, perchè credo che, volenti o nolenti, tutti abbiamo pianto almeno una volta nel sentire quella canzone.

Gli esempi sono molti, infiniti, ci vorrebbero anni a me, per citare tutte le canzoni d’amore, e a voi per leggerli. Ciò che realmente è importante sottolineare in questa giornata di San Valentino è che, per quanto ci tormenti e renda felici in egual misura, l’amore è il reale sentimento che muove il mondo.

Lo so, questo articolo sembra un concentrato di banalità ed ovvietà, forse è così.
Ma è la reazione cui si va incontro nel trattare e bistrattare argomenti simili: ogni volta che si parla di amore, San Valentino quanti altri, sembra di stropicciarne l’entità. Eppure tutti l’abbiamo nella nostra vita. Un motivo io credo ci sia.

La musica è spesso colonna sonora e voce narrante delle nostre vicissitudini personali, accompagnando i momenti più duri ed i più belli. C’è una canzone per ogni occasione, nessuna esclusa.

Sto pensando anche a voi, cuori cinici, così mi viene in mente una tanto simpatica quanto arguta canzone di Federico Stagà, dal titolo “L’astronauta”. La conoscete? Proprio alla fine dice: “L’amore è un astronauta, L’amore è un astro…”. Il gioco di parole è quanto mai evidente.

Anche questo è parte del gioco, perchè è vero che “questo folle sentimento” (tanto per rimanere in tema di citazioni italiane) ci fa oscillare vorticosamente tra pura esaltazione e depressione più totale.
Si va da zero a cento dal sentire una persona under our skin a urlarle “Vattene amore”, per poi pregarla di “non andare via per un paio d’occhi chiari” o di accendere il nostro fuoco.
Tradimento e perdono, anime che si fondono in un rapporto d’amore, storie che finiscono ma si prova a rimettere insieme sotto una fredda pioggia di Novembre.

Ma oggi è San Valentino e festeggi chi può. Non a caso in quest’ultimo periodo sono uscite un bel po’ di compilation per l’occasione, una su tutte la raccolta “Eros Best Love Songs” di Eros Ramazzotti, di cui vi abbiamo già parlato.

Mi viene da chiudere così, riportando una delle più belle canzoni italiane, “Mi sono immanorato di te” di Luigi Tenco, che racconta il turbine contrasto di sentimenti che l’amore suscita.
E buon San Valentino.

Mi sono innamorato di te
Perché
Non avevo niente da fare
Il giorno
Volevo qualcuno da incontrare
La notte
Volevo qualcosa da sognare
Mi sono innamorato di te
Perché
Non potevo più stare solo
Il giorno
Volevo parlare dei miei sogni
La notte
Parlare d’amore
Ed ora
Che avrei mille cose da fare
Io sento i miei sogni svanire
Ma non so più pensare
A nient’altro che a te
Mi sono innamorato di te
E adesso
Non so neppur’io cosa fare
Il giorno
Mi pento d’averti incontrata
La notte
Ti vengo a cercare

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