Skunk Anansie: la recensione del concerto di Firenze per il “Greatest Hits Tour”

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Il ritorno degli Skunk Anansie era uno degli eventi più attesi dell’anno, a dieci anni dal loro ultimo album, “Post Orgasmic Chill“, la band britrock torna con un Greatest Hits intitolato “Smashes and Trashes“, contenente oltre ai loro più grandi successi anche tre inediti: “Tear The Place Up“, “Squander” e “Because of You“. A questo nuovo lavoro si accompagna il tour promozionale, al quale noi, nonostante non siamo riusciuti ad avere dagli organizzatori degli accrediti stampa, abbiamo partecipato con molto piacere.

Fino a qualche giorno fa non sapevamo cosa aspettarci da Skin, Cass, Ace e Mark Richardson, ma una volta saliti sul palco, il 16 Novembre 2009, per la loro tappa di Firenze, gli Skunk Anansie hanno confermato che ancora ci sono. In circa un’ora e mezzo di concerto hanno mostrato tutta la loro carica esplosiva, non lasciando nulla in sospeso, anche se i fan di vecchia data potrebbero aver sentito la mancanza di qualche brano.

Il concerto inizia con una intro spettacolare, sulle note di una “Yes, It’s Fucking Political” in versione Drum’n’Bass, Skin sale sul palco con un vestito di piume e aculei argentati e tra le prime note e luci inizia a muoversi sul palco e a far sentire la sua voce. Dopo questo breve pezzo, la cantante mostra il suo aspetto elegante in un luccicante abito nero e la band apre con “Selling Jesus” e subito si ha la conferma, gli Skunk anansie sono in gran forma, certezza che arriva con i brani che seguono a ruota, una grintosa “Charlie Big Potato“, l’inedita “Because Of You“, la dolcissima “Secretly“, “100 Ways To Be A Good Girl“, poi le note e la voce su “I Can Dream” “I Don’t Wanna See You, If I See You I will Kill You” fano emozionare il pubblico, Mark Richardson si toglie la maglia e picchia più forte sulla batteria, mentre Cass ed Ace non sbagliano una nota e incitano il pubblico.
Arriva il momento di “Weak” ed è l’apoteosi, Skin fa il suo solito stage diving, cammina sul pubblico mentre canta, cade ed inizia il crowd surfing ma continua a cantare anche in posizione orizzontale, mentre la folla, di mano in mano, la riaccompagna verso il palco.
Il resto è anche perfetto, senza una stonatura o una nota sbagliata, si passa per “Brazen“, “Twisted“, “Cheap Honesty” tra i salti di Skin e la voce del pubblico, “On My Hotel TV“, la nuova “Tear The Place Up” e poi “The Skank Heads”  prima della pausa.

Gli Skunk anansie tornano sul palco e attaccano con la sempre stupenda “Hedonism“, poi sulle note dell’ultimo singolo, “Squander“, Skin imbraccia la chitarra ed esegue il brano in acustica insieme al resto della band. Con “Little Baby Swastikkka” si chiude poi la seconda parte del concerto e si va di nuovo in pausa.

Tornano per l’ennesima volta sul palco Skin, Cass, Ace e Mark Richardson, per un’ultima canzone, forse il loro più grande successo. Chiudono sulle note “You’ll Follow Me Down“, anch’essa in acustica ma senza Skin alla chitarra, tutto il pubblico accompagna la band, che alla fine saluta e promette di tornare il prossimo anno. Restano gli ultimi attimi da non perdere in cui Skin non può fare altro che lasciare il segno del suo spettacolo, salta tra la batteria e gli amplificatori e rinnova la promessa, poi vanno via.

Noi ci siamo goduti lo spettacolo e contiamo al mantenimento di questa promessa, meritano sicuramente di essere rivisti.

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