Smashing Pumpkins, “Mellon Collie” torna in versione rimasterizzata

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Il 25 Ottobre del 1995 gli Smashing Pumpkins pubblicano “Mellon Collie and the Infinite Sadness”.
Dopo “Gish”, “Siamese Dream” e “Pisces Iscariot” la band statunitense ci ripropone uno dei lavori più complessi, intensi e profondi della storia del rock.
Il 4 dicembre sarà resa disponibile una versione rimasterizzata del tutto rinnovata dello stesso album: il Box conterrà 64 tracce bonus, DVD con un live del 1996 alla Brixon Academy di Londra, alcune scene dallo show Rockapalast, immagini inedite, una copertina ridisegnata e scritti appartenenti al leader di una delle rockband più famose al mondo.

Gli anni 90 hanno regalato importanti personalità al mondo della musica rock e la band di Billy Corgan è stata grande protagonista di quel movimento nel quale milioni di giovani adolescenti si riconoscevano. “Mellon Collie and the Infinite Sadness” è la meraviglia fatta musica, le dolci melodie cullanti e la drammaticità di alcune sfumature hanno fatto si che quest’album rientrasse tra i più amati di sempre. Un’intera generazione si sente cucita addosso quest’ora di rock puro, e ancora una volta è pronta a riascoltarlo con una maturità e una consapevolezza diversa. La disperazione e la tristezza si inseriscono in un’ambientazione fantastica e quasi celeste di angeli e presenze evanescenti, evidente la malinconia che si intreccia tra musica e testi in maniera così armonica e drammatica. Nessun angolo dell’universo musicale è rimasto fuori, tutti i brani di questo meraviglioso lavoro sfiorano qualsiasi genere musicale: dal rock duro di “Zero” ad una dolce ballata dai toni tristi come  “1979”.

mellon collie
Mellon Collie and The Infinite Sadness – The Smashing Pumpkins – Artwork

Riguardo il suo grande lavoro Billy Corgan ha dichiarato a David Wild nelle note di copertina:

“Ciò che mi colpisce riguardo ‘Mellon Collie’ è che arrivavamo dall’aver realizzato con Butch Vig ‘Siamese Dream’, che era un disco molto ben curato e che ebbe molto successo, un lavoro molto allineato a come vengono realizzati i dischi oggi con una notevole vena perfezionista. Eppure nonostante questo, stabilimmo di andare nella direzione opposta e lavorare con Flood e Alan Moulder. Ci orientammo verso un terreno molto più oscuro, funky e viscerale.
Rivisitando ‘Mellon Collie’ per questa nuova edizione, ciò che mi ha colpito è che decidemmo questo drammatico voltafaccia in un momento in cui la tendenza maggiore era pensare di spendere di più per arrivare a qualcosa vicino alla perfezione. Noi invece andammo a fondo e optammo per qualcosa che suonasse in modo grandioso ma che non fosse costoso”.

Nelle urla graffianti di Billy Corgan sono racchiuse quelle di un’intera generazione. Il ritorno di un album come questo non è il vecchio che si ripropone, ma è il successo senza tempo che non è mai svanito. “Mellon Collie” è stato grande fonte d’ispirazione per quelle personalità musicali che ancora oggi si affacciano alla discografia mondiale. Un disco dalla grandiosità irripetibile.

Ricordiamo che gli Smashing Pumpkins sono arrivati giusto in tempo quando il panorama musicale vedeva sgretolarsi la scuola di Seattle. Hanno sapientemente recuperato quel grunge decadente nella maniera in cui il suo più alto esponente, Kurt Cobain, di sicuro avrebbe voluto. Nonostante questo disco non abbia nulla di cerebrale a me piace paragonarlo ad un grande sistema nervoso le cui canzoni come sinapsi sono connesse tra loro da quegli assoni malinconici e tristi i quali rendono l’intera opera una continuità di emozioni tragiche, un sistema chiuso con un inizio e una fine ben definiti.

Gli Smashing Pumpkins non solo ci hanno regalato la riedizione di intramontabili capolavori musicali, ma ci hanno riportati per un attimo indietro nel tempo. Voi credete sia solo un caso o Billy Corgan cerca solo di lasciarci con il piacevole ricordo dei suoi vecchi lavori? Indubbiamente una band che ha avuto un gran successo non può fare altro che abbandonare la scena in grande stile senza deludere il pubblico che li segue da sempre. Nel frattempo rispolveriamo uno tra i pezzi più emozionanti del disco “Tonight Tonight” la quale grandiosità orchestrale non stanca mai.

 

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