Taurina Bros, un “Viaggio Famelico” a suon di Rap

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Taurina Bros - Viaggio Famelico - Artwork

Una nuova corrente musicale sta colonizzando gli ascolti di tutto il globo, e quella che fino a pochi anni fa sembrava essere musica d’oltreoceano, attualmente riesce a spopolare anche in Italia. Il panorama italiano offre una vastissima offerta tra vari generi e varie figure emergenti, ma chi è realmente meritevole di restare nelle classifiche e guadagnarsi un posto di tutto rispetto? I Taurina Bros non sono fenomeno da talent, né sono stati pescati in qualche situazione che gli ha permesso di intraprendere una scorciatoia, sono genuini e hanno fatto tutto il possibile per poter portare avanti la propria filosofia musicale. Darius (Dario Genovesi) e Scanderbraus (Lorenzo Maggiani) hanno deciso di intraprendere un percorso con MaT (Matteo Ratti), ex voce della electro-rock band Metzcal, per dare vita ai Taurina Bros, i quali interessi spaziano dal rock all’hip-hop fino al rap toccando addirittura le note del dubstep. Conoscerli è stato nostro dovere, così da poterli presentare a voi.

A quanto pare i Taurina Bros sono la perfetta miscela di pop, rock, hiphop e rap tutti messi insieme. Tutti i generi sopra menzionati in realtà sono stilisticamente molto distanti tra loro, come riuscite a mettere d’accordo una lirica di protesta insieme ad un suono elettrico rendendolo immediatamente orecchiabile?

In realtà abbiamo avuto l’impressione di aver rotto l’uovo di Colombo. Ci è sembrato che questo sound fosse lì per essere scoperto e siamo felici di essere stati noi a portarlo alla luce. Non è stato difficile scrivere canzoni fino ad ora, a testimoniarlo il fatto che avevamo già abbastanza brani per un secondo disco quando “Viaggio Famelico” doveva ancora uscire. Crediamo che il trucco stia proprio nel cambiare genere continuamente, è un po’ come svegliarsi ogni mattina in una località diversa del mondo. E’ il miglior modo per avere sempre le batterie cariche.

Taurina Bros - Viaggio Famelico - Artwork
Taurina Bros – Viaggio Famelico – Artwork

 

Una nuova scena rap / hip hop emergente italiana pian piano sta ritagliando il suo spazio in discografia. Reduci da talent show, nuove leve che vantano padrini musicali d’eccezione e fenomeni da piccolo schermo stanno facendo conoscere un genere che veniva apprezzato già molti anni fa all’estero lasciando al nostro paese tutto il tempo di metabolizzarlo, per farlo conoscere poi solo recentemente. Come pensate di potervi distinguere tra le tante nuove uscite musicali in merito a questo genere così nuovo?

Crediamo di esserci già in qualche modo distinti. Il segreto è sicuramente nei testi, dove le immagini ritraggono la realtà come in un quadro espressionista: un tratto grezzo e non delineato che dipinge una realtà vissuta. Il fine è quello di vibrare nell’inconscio. Il nostro marchio di fabbrica è il nostro sound multicolored.

Il fenomeno underground del vostro genere parla principalmente con il tono di protesta, “Viaggio Famelico” è stato concepito nel mood rap o si discosta da quelli che sono i canoni del genere orientandosi più verso il pop e il rock?

Rock and Roll tutta la vita. Con tanto di rimpianto di non aver vissuto gli anni ’70. La protesta non è di nostro interesse e ci dispiace se i brani sono stati recepiti in questa chiave. Il nostro proposito, anche nei brani più impegnati, è quello di colpire e smuovere la sensibilità di chi ci ascolta. Siamo fermamente convinti che questa sia l’unica cosa che veramente conta.

Pensate l’hip hop possa rimpiazzare il famigerato fenomeno pop anni ’90 dando vita ad una nuova era musicale o semplicemente preferisce prendere il posto che merita consolidando un già corposo seguito?

Le cose cambiano molto di anno in anno ed è difficile fare previsioni. Gli anni zero hanno abbassato gli introiti musicali in tutto il mondo per cui il successo e la gloria assumeranno significati diversi in futuro, sia per l’artista che per il genere musicale. Forse però è meglio così. Ciò che possiamo augurarci è che il fenomeno Rap di questi anni sia da esempio anche per tutta l’altra musica: non abbiamo bisogno di format televisivi per farci conoscere, non abbiamo bisogno di essere carini per piacere, né ci serve una bella voce per cantare… basta essere autentici.

I Taurina Bros portano tutto il carattere degli artisti che hanno deciso di intraprendere un percorso e che probabilmente resteranno coerenti con la scelta fatta. Navigare in un mare di fotocopie non è assolutamente semplice, ma ciò che differenzia un prodotto originale da una manifattura vista e rivista è indubbiamente l’originalità e l’individualità con la quale vengono affrontati alcuni argomenti. “Libera il Ribelle” è la degna apertura di un disco come “Viaggio Famelico“, già degno di numerosi titoli importanti. Un album d’esordio destinato ad avere numerosi seguiti, a patto che il fenomeno della “musica nuova” sia destinato a rimanere per un bel po’ in classifica.

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