Ultima: “Ritardo Perfetto”. La recensione

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Ultima - Ritardo Perfetto - Artwork

Quest’oggi analizziamo Ritardo Perfetto” degli Ultima, formazione pavese nata nel 2002. Prima di approfondire le sonorità del disco, come sempre, facciamo una breve introduzione su chi sono gli Ultima. Inizialmente la band si è formata come un trio che, in breve tempo, si è trasformata in un quintetto che vede Francesco Negroni alla chitarra, Paolo Ciotta come voce e chitarra, Davide Passantino al basso (e voce in “Ritardo Perfetto”), Giovanni Lanfranchi al pianoforte, violino, sampling e Maurizio Vallati alla batteria. Il gruppo ha seguito la gavetta comunque a tutti coloro che, dalla provincia, si vogliono far conoscere sempre più al grande pubblico: molti concerti in pub e piccoli locali della provincia pavese e milanese fino a toccare sempre più rinomate location quali il Rolling Stone e il Bloom. Il primo album “Sanguemiele” fu pubblicato dalla RustyRecords nel 2008 e se siete curiosi di conoscere il sound della band, vi consigliamo di ascoltare l’anteprima di esso sul sito internet degli Ultima.

Dal 2007 al 2010 la band ha macinato diverse tappe live che hanno riscosso un buon successo di pubblico accompagnate da una ricerca musicale costante che ha permesso agli Ultima di inserirsi nel roster della Barley Arts. “Ritardo Perfetto” vede anche la partecipazione nelle vesti di cantante di Davide Passantino, bassista degli Ultima che con quest’ultimo disco ha voluto cimentarsi in un ruolo ben differente pur non abbandonando il basso. Tutti i brani a parte “Canzone numero 1” sono stati prodotti da Matteo Cantaluppi, mentre la citata canzone è stata prodotta, mixata e masterizzata da Marco Barusso. Sempre il suddetto brano è presente nel disco anche in versione remix a cura di Dj Bertolini.

Ultima – “Ritardo Perfetto”, l’analisi del disco:

“Ritardo Perfetto” è stato pubblicato all’inizio settembre 2012 e la band lo sta promuovendo davvero molto bene. L’album è stato messo in download gratuito proprio nelle giornate del 7 e 8 settembre, in concomitanza con la pubblicazione. “Ritardo Perfetto”, proprio per rimarcare e sottolineare i tre anni di attesa che lo hanno separato da “Sannguemiele”. Gli Ultima, in questi ultimi periodi, si sono ritagliati diversi articoli su giornali locali ma anche sul “Corriere della Sera” e “Panorama”. Siamo sicuri che dopo tanta gavetta, qualche riconoscimento e una sempre maggior attenzione verso la loro proposta musicale, gli Ultima siano indirizzati sempre più verso un successo di pubblico.

La tracklist di “Ritardo Perfetto” è così composta:

Ultima Ritardo Perfetto
Ultima – Ritardo Perfetto – Artwork
  1. Canzone n° 1
  2. Tangenziale
  3. Guardami
  4. Milano Brucia
  5. Polvere
  6. Ritardo Perfetto
  7. Canzone n° 1- AndreaBertoliniDj – Remix

Sei canzoni, se non consideriamo il remix, che costituiscono questo EP sicuramente d’impatto. Un rock lineare e in qualche modo semplice, una formula base che funziona perfettamente ormai da decenni nel mondo della musica. Il suono proposto dagli Ultima si muove deciso dall’inizio fino la fine senza mai perdersi in orpelli vocali e musicali superflui. I brani si contraddistinguono per una immediatezza di base molto acuta che porta gli Ultima ad essere considerati una realtà molto interessante.

Il disco si apre con “Canzone n°1” che fa, fin da subito, da cavallo di battaglia di “Ritardo Perfetto”. Il testo scorre liscio senza tante riflessioni, un brano che funge perfettamente da presentazione soprattutto grazie ad uno dei ritornelli meglio riusciti dell’intero EP. Si prosegue con “Tangenziale” che abbandona lievemente le sonorità rock del primo brano per sfociare in una canzone maggiormente melodica e quasi cantautorale. “Guardami” è probabilmente la canzone che ricorda in modo massiccio i Negramaro, band che più volte riecheggia nel sound degli Ultima più o meno vistosamente. “Guardami” è sicuramente il brano più romantico dell’EP, una prova di rock miscelato ad un testo dove il focus centrale è unicamente l’amore. Si passa a “Milano Brucia” che, assieme a “Canzone n°1” sono state le canzoni scelte per rappresentare “Ritardo Perfetto” e, mai scelta fu più azzeccata. “Milano Brucia” è una canzone che esemplifica il sound della formazione con un ritornello molto accattivante e musicale. Il brano si muove veloce grazie anche a un testo che spinge immediatamente a prestare attenzione alla canzone. “Milano Brucia” è accompagnata anche da un video registrato il 24 Luglio al Castello di Vigevano quando la band aprì il concerto in italia di Mika.

Il quinto brano della tracklist è “Polvere” che si presenta come la canzone maggiormente riflessiva del lavoro. D’altra parte, dopo la totale energia che una canzone come “Milano Brucia” regala, ci voleva una prova sicuramente più rilassata, in grado di creare uno stacco netto e deciso. “Polvere” così come “Guardami” è un tentativo di abbandonare le sonorità prettamente rock per imboccare la strada di un cantautorato alternativo. “Ritardo Perfetto” inizia con una musicalità che ricorda il sound degli anni passati, con una base dance preponderante e un testo che strappa l’attenzione fin dall’inizio. Uno dei migliori pregi degli Ultima sono i testi che sono parecchio magnetici: fin dal primo ascolto “Canzone n°1”, “Milano Brucia” e “Ritardo Perfetto” sono canticchiabili e questo a dimostrazione che i ritornelli sono creati ad hoc, pur non risultando banali ne tanto meno noiosi; un ottimo punto a favore per gli Ultima. L’EP termina con il remix di “Canzone n°1” che chiude il cerchio iniziato con la prima traccia.

La prova regalataci dagli Ultima è senza dubbio positiva. La loro strada sembra indirizzata molto bene verso la conquista della Lombardia per poi allargarsi all’Italia e chissà, magari in futuro, anche l’estero. D’altra parte nel mondo della musica non si possono mettere dei paletti limitativi e quindi, possiamo solo attestare che “Ritardo Perfetto” degli Ultima è l’EP perfetto se volete ascoltare un disco che non vuole di certo essere complicato o massiccio musicalmente ma limpido e accessibile; un album che scorre veloce grazie a testi graffianti e sonorità rock, con qualche striatura di pop e cantautorato alternativo. Non vediamo l’ora di “tenere in osservazione” gli Ultima per scoprire cosa il futuro riserverà loro.

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