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Le 10 canzoni da ascoltare a Pasqua

uova di pasqua

Un elenco di canzoni da ascoltare a Pasqua, perché esistono brani per ogni occasione. Il mondo della musica è pieno di brani che fanno riferimento a episodi o personaggi biblici o, più in generale, al periodo pasquale.

Nel cristianesimo a Pasqua si celebra la resurrezione di Gesù, avvenuta il terzo giorno dopo la sua morte per la crocifissione. La Pasqua coincide con l’esplosione della primavera e la rinascita della natura, l’uovo è uno dei simboli di questa festività: è la vita che ricomincia. Scopriamo alcuni artisti che hanno parlato della Pasqua nei loro brani e, soprattutto, il modo in cui l’hanno fatto.

10. Giuda – Antonello Venditti

Partiamo dalla figura di Giuda Iscariota, Antonello Venditti scrive il brano come se fosse una lettera di Giuda rivolta a Gesù, l’amico tradito. La canzone è contenuta nell’album “Dalla pelle al cuore” (2007), le parole sono quelle di un uomo pentito, che ammette di aver peccato e di aver pagato per la sua presunzione e la volontà di essere il migliore.

9. The Judas Kiss – Metallica

Il bacio di Giuda è una delle metafore più utilizzate quando si fa riferimento a un tradimento. Giuda è uno dei personaggi biblici più controversi: l’episodio, narrato nei vangeli, racconta del segnale che Giuda Iscariota lanciò alle guardie per identificare Gesù e farlo arrestare. L’episodio avveniva nell’orto del Gestsemani, dove Gesù era intento a pregare appena dopo l’Ultima Cena, durante la quale aveva dichiarato “uno di voi mi tradirà”. Il brano dei Metallica è contenuto nell’album “Death Magnetic” (2008), sfrutta la metafora del tradimento di Giuda per parlare dell’oscurità che c’è in ognuno di noi. Secondo alcuni farebbe riferimento anche all’11 settembre e alla pericolosità della religione cieca e fondamentalista.

8. Judas – Lady Gaga

La versione pop di Giuda: il brano è uscito nel 2011 e contenuto in “Born this way“. Anche in questo caso, il personaggio biblico viene usato come metafora, secondo Lady Gaga la canzone vuole “onorare il proprio lato oscuro per riemergere nella luce”. Il messaggio è quello di imparare a perdonare i propri errori; ovviamente anche il video richiama l’episodio narrato nei vangeli, infatti molte organizzazioni religiose etichettarono il singolo come blasfemo. Un altro motivo in più per garantirne il successo.

7. Easter? – Jefferson Airplane

La Pasqua, col punto interrogativo. “Tutto quello che ho fatto la scorsa Pasqua è stato dipingere uova” canta Grace Slick. La canzone è una critica al cristianesimo e al potere del Vaticano, con un riferimento diretto a Papa Paolo VI. I Jefferson Airplane criticano il modo di seguire la religione senza porsi domande, credendo a tutto ciò che viene raccontato: “continuate ad assassinare gente nel nome di Cristo credevo che lui dicesse / credevo che dicesse che questo era un peccato”.

6. Il testamento di Tito – Fabrizio De Andrè

Fabrizio De Andrè e i dieci comandamenti, raccontati però dal ladrone buono, crocifisso sul Golgota alla destra di Gesù. Si tratta di uno dei brani più conosciuti del cantautore genovese, contenuto nell’album “Buona Novella” (1970). Attraverso il pensiero di Tito, i dieci comandamenti vengono rimessi in discussione, in base al comportamento umano e allo scetticismo, ritrovandosi accanto il figlio di Dio esattamente nella sua stessa condizione. “Guardate la fine di quel nazzareno /e un ladro non muore di meno […] Io nel vedere quest’uomo che muore / Madre, io provo dolore / Nella pietà che non cede al rancore / Madre, ho imparato l’amore”.

5. Jesus Walks – Kanye West

Nel 2004 Kanye West faceva il suo debutto con l’album “The College Dropout“, che si chiudeva con “Jesus Walks”. Il brano fu acclamato dalla critica, sia per la sua composizione che per il contenuto. Si tratta di una riflessione spirituale a 360°, che avvicinava il mondo del rap alla religione. Kanye West è andato avanti in questo senso, non a caso il suo ultimo album si intitola “Jesus is king” – senza dimenticare “Yeezus” (2013). Il sesto album del rapper, considerato il suo capolavoro, combina il suo soprannome “Yeezy” e la parola “Jesus”: per l’occasione, West non si fece problemi a dichiarare: “sono un Dio”.

4. Personal Jesus – Depeche Mode

Si tratta forse del brano più famoso in assoluto dei Depeche Mode, un modo di guardare alla figura di Gesù in senso più ampio. Secondo Martin Lee Gore è “una canzone riguardo all’essere un Gesù per qualcun altro, qualcuno che ti dia speranza e importanza”. Il brano fa parte di “Violator” (1989), famoso è anche il videoclip – tutt’altro che religioso – diretto da Anton Corbijn. Sono state fatte moltissime cover di questo pezzo, la più famosa di tutte è quella di Jonny Cash (2002), seguita da quella di Marilyn Manson (2004).

3. Easter – Patti Smith

Easter” (Pasqua) è il titolo del singolo ma anche dell’album pubblicato nel 1978. Si trattava del terzo album della sacerdotessa del rock, lo stesso che contiene la celebre “Because the night”. L’intero album è intriso di riferimenti alla religione cristiana ed è sicuramente stato uno dei maggiori successi dell’artista con il suo The Patti Smith Group.

2. Easter Parade – Bing Crosby

Una Pasqua dal retrogusto vintage che, diversamente dai brani citati fin qua, non contiene alcuna critica religiosa o metafora. Il brano popolare fu scritto da Irving Berlin e pubblicato nel 1933 e fu reso celebre dall’omonimo musical con Judy Garland e Fred Astaire del 1948. La canzone si rivolge a tutte le ragazze tristi e malinconiche per aver visto i loro compagni partire per combattere durante la Prima Guerra Mondiale. Il brano fa riferimento alla parata di Pasqua che si tiene ogni anno sulla 5th Avenue a New York dalla fine dell’Ottocento.

1. Jesus Christ Superstar

Doveroso tirare in ballo l’intera rock opera di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. Potete scegliere di ascoltare solo l’omonimo brano o tutto il musical, o magari di vedere il film. La storia ruota attorno agli ultimi giorni di vita di Gesù, la narrazione avviene però dal punto di vista della vera star di questa raccolta di brani: Giuda. Il tutto in un contesto estremamente fricchettone, infatti il musical usciva nel 1970 e il film nel 1973. Attenzione: una volta intonato “Jesus Christ Superstar” sarà impossibile smettere di cantare.

Photo by Laurentiu Iordache

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