1500 euro di bonus immediato, via alle domande -melodicamente.com
Un nuovo bonus è in arrivo, ecco quando inviare le domande per potervi accedere: requisiti e come funziona, nello specifico.
L’INPS ha ufficialmente annunciato l’apertura del periodo per la presentazione delle domande relative al Bonus Psicologo 2025, un sostegno economico concreto destinato a favorire l’accesso alle sedute di psicoterapia per chi si trova ad affrontare difficoltà psicologiche come ansia, stress, depressione o fragilità emotiva, problematiche amplificate dalla pandemia e dalla crisi economica degli ultimi anni.
Il Bonus Psicologo, introdotto con il decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228 e reso strutturale dalla legge 25 febbraio 2022, n. 15, prevede un contributo economico specifico per sostenere le spese di psicoterapia. Il messaggio INPS n. 2460 del 11 agosto 2025 ha definito la finestra temporale per la presentazione delle domande: sarà possibile inoltrare le richieste dal 15 settembre al 14 novembre 2025.
Possono accedere al beneficio i cittadini residenti in Italia che presentino un ISEE valido non superiore a 50.000 euro. L’importo del bonus varia in base alla fascia di ISEE dichiarata:
- Fino a 1.500 euro per ISEE inferiore a 15.000 euro
- Fino a 1.000 euro per ISEE compreso tra 15.000 e 30.000 euro
- Fino a 500 euro per ISEE compreso tra 30.000 e 50.000 euro
Il contributo copre un rimborso fino a 50 euro per ogni seduta di psicoterapia, con pagamento diretto allo psicoterapeuta aderente all’iniziativa.
Come presentare la domanda e modalità di accesso
Le domande devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica attraverso il portale ufficiale dell’INPS, utilizzando un’identità digitale SPID (livello 2 o superiore), la Carta d’Identità Elettronica (CIE 3.0) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

È possibile anche rivolgersi al Contact Center Multicanale dell’INPS, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20, e il sabato dalle 8 alle 14, chiamando il numero verde 803 164 da rete fissa (gratuito) o il numero 06 164 164 da cellulare (a pagamento secondo tariffa operatore).
Al termine del periodo di apertura, l’INPS procederà alla formazione delle graduatorie per l’assegnazione del bonus, tenendo conto principalmente del valore dell’ISEE e, in caso di parità, dell’ordine cronologico di presentazione della domanda.
Una volta accolta la domanda, il beneficiario riceverà una comunicazione via SMS o email con l’importo assegnato e un codice univoco da fornire allo psicoterapeuta. Tale codice dovrà essere utilizzato per ottenere il rimborso entro 270 giorni dalla data di accoglimento della domanda, pena la sua decadenza. Inoltre, qualora il beneficiario non effettui almeno una seduta entro 60 giorni dalla comunicazione, si perde il diritto al contributo e si procederà allo scorrimento della graduatoria.
Psicologi aderenti e utilizzo del contributo
Gli psicoterapeuti che possono ricevere il pagamento tramite il bonus sono iscritti all’elenco ufficiale messo a disposizione dall’INPS, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi. La lista degli specialisti aderenti è consultabile nell’area riservata del portale INPS.
Durante ogni seduta, lo psicologo dovrà registrare online il codice univoco fornito dal paziente insieme al suo codice fiscale, per permettere all’INPS di effettuare il pagamento diretto. Il contributo, infatti, non è erogato direttamente al richiedente ma al professionista.
La misura è stata rifinanziata per il 2025 con un plafond complessivo di 9,5 milioni di euro, leggermente inferiore rispetto ai 12 milioni stanziati nel 2024, e le risorse verranno distribuite fra Regioni e Province autonome sulla base di fabbisogno sanitario e parametri reddituali.
L’INPS ribadisce che la domanda deve essere corredata da un ISEE in corso di validità: senza questo requisito, la richiesta non potrà essere accolta. Per garantire l’efficace utilizzo del bonus, i tempi per la presentazione delle domande e per l’utilizzo del codice univoco sono tassativi e devono essere osservati con attenzione.
La nuova apertura delle domande rappresenta una conferma dell’impegno istituzionale per il supporto alla salute mentale, un tema sempre più centrale nella politica sociale post-pandemica.
