5 lavori che nessuno vuole fare: non serve la laurea e sono ben pagati - Melodicamente.com
Non serve la laurea e sono pagatissimi, eppure questi lavori nessuno li vuole fare: 5 mestieri richiestissimi dal mercato del lavoro.
Nel dibattito contemporaneo sull’istruzione e il lavoro, sempre più giovani manifestano la volontà di non proseguire gli studi universitari, preferendo entrare direttamente nel mondo professionale.
È il caso del figlio diciottenne di un’amica, che con decisione ha dichiarato di non volersi iscrivere all’università. Questa scelta, seppur comprensibile in un contesto di crescente incertezza, solleva interrogativi su quali siano i percorsi lavorativi realmente accessibili e remunerativi senza una laurea.
Lavori ben retribuiti senza laurea: opportunità e settori emergenti
Contrariamente a quanto comunemente si pensa, esistono numerose professioni che non richiedono il possesso di una laurea e garantiscono stipendi competitivi. Nel mondo digitale, ad esempio, figure come il social media manager, il consulente finanziario, il tecnico informatico, il programmatore, lo specialista SEO, l’e-commerce manager e l’UX designer si affermano sempre più come carriere sostenibili e ben remunerate. Questi ruoli sono accessibili attraverso corsi di formazione professionale certificati, molti dei quali offerti da enti pubblici.
Gli stipendi per queste professioni partono da circa 20.000 euro annui per chi è alle prime armi, ma possono superare i 50.000 euro con l’esperienza e la dimostrazione delle proprie competenze. Tuttavia, la concorrenza è alta e il successo dipende molto dall’impegno personale e dalla capacità di aggiornarsi costantemente.
Il mercato del lavoro continua a richiedere figure professionali manuali altamente specializzate, come elettricisti, idraulici e meccanici, per cui è sufficiente il possesso della licenza media e la frequenza di corsi di formazione professionale. Secondo dati forniti da istituti di formazione, oltre il 90% di coloro che completano questi percorsi trova lavoro entro sei mesi dalla fine delle lezioni. Gli stipendi variano generalmente tra i 20.000 e i 40.000 euro lordi annui, con prospettive di crescita per chi decide di aprire partita IVA e lavorare come libero professionista.

Particolarmente interessanti sono anche le professioni che richiedono abilitazioni e licenze specifiche, come il ruolo di macchinista ferroviario o pilota d’aereo. Per diventare macchinista, ad esempio, è necessario superare un corso di specializzazione e il conseguente esame per la licenza di condotta europea, con una retribuzione media mensile di oltre 2.000 euro, superiore del 57% rispetto alla media nazionale. Analogamente, la carriera di pilota, pur non sempre richiedendo una laurea, comporta costi elevati per la formazione, rendendola una scelta impegnativa ma potenzialmente remunerativa.
Tra le opportunità emergenti, il ruolo di pilota di droni si fa spazio in svariati settori, dall’agricoltura al cinema, passando per la sicurezza e l’edilizia. Per esercitarlo è necessario conseguire un patentino di volo attraverso un corso specifico, con uno stipendio iniziale che oscilla tra i 20.000 e i 30.000 euro annui, potenzialmente in crescita fino a 70.000 euro con l’esperienza.
Altri mestieri di nicchia comprendono il designer di gioielli, il tagliatore di capi di abbigliamento, l’incastonatore di pietre preziose, l’illustratore e il fumettista, con guadagni variabili che richiedono però una lunga gavetta e una costante crescita professionale. Anche il settore della ristorazione offre possibilità interessanti: gli chef possono raggiungere stipendi di circa 50.000 euro annui, mentre i cuochi e i direttori di sala guadagnano cifre leggermente inferiori.
