AA.VV. : “All right in Amsterdam”. La recensione

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La Rule 5, etichetta house in ascesa dal 2011 e specializzata nel produrre pezzi dal sapore house soulful, funky e disco e che vanta un rooster di artisti di altissimo profilo come Alfred Azzetto (figura di spicco della scena house italiana ed internazionale) e Christian Hornbostel, ha deciso di produrre una serie di uscite su CD  nate dalla collaborazione tra l’etichetta (gestita da Sasha & Digweed) e l’editore Antibemusic.
Dopo una serie di tre cd e “All Right in Ibiza”, contenente vocal house techouse e deephouse, uscita a Settembre, è ora la volta di “All Right in Amsterdam”, disco che nomina al suo interno  brani che sono stati presentati dalla Rule 5 all’ultimo ADE 2012 di Amsterdam.

Il disco contiene dieci tracce di musica disco e house. Si parte con il groove di Dj Fopp con la voce di Kareem Shabazz per la loro “Where’s The Party” e si prosegue con il pezzo dance “Infinity” dei Fever Brothers, brano impreziosito da inserti di synth molto anni ‘70. Si passa poi ai bonghi e alla musica afro dance dei LaX con la voce di Tom Foolery per “Out Of My Control“, brano che vede la collaborazione al basso di Anders Bitustoyl e alla chitarre di Mads Berven.

AA.VV. - "All right in Amsterdam" - Artwork
AA.VV. – “All right in Amsterdam” – Artwork

Il disco prosegue con i bonghi di “Watching you” di Dj Bee & Mastercris con ancora la partecipazione come vocalist di Kareem Shabazz e con la house dei Two Moods e della loro “Deeping“:  si passa poi alle atmosfere quasi lounge di “Musica” del duo Inaky Garcia e Kata Espartaka e si torna di nuovo in Africa per ascoltare “El Rhytmo” di Manolo, nomignolo di una jam session artistica tra Comazzetto, Hornbostel,  Cavallaro e Gallucci.

Il disco si avvia alla fine con “Fire” di Andrea Deep e Nikolas Nik remixata da Christian Hornbostel, “Minimal disco” di Roberto Masutti in arte Strobo (forse il brano più dance del disco) e “Lightless” di Reegroove alias Damiano Napoletano.

Disco che afferma con chiarezza la sua matrice dance e house, questa raccolta della Rule 5 piacerà agli amanti del genere o a chi vorrà rivivere le sensazioni provate all’ADE 2012 o a chi avrà desiderio di ballare. Per gli altri sarà probabilmente un disco abbastanza noioso e monotono. Ma è questione di gusti.

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