Achille Lauro: “Dai quartieri difficili allo Stadio Olimpico, una carriera senza compromessi”

Tra le vestigia dell’antico Circo Massimo, Achille Lauro ha acceso la notte romana con uno spettacolo che ha celebrato un percorso artistico intenso e originale, capace di trasformare un ragazzo cresciuto in un ambiente difficile in una delle icone più amate e controverse della musica italiana contemporanea.

Achille Lauro al Circo Massimo: un ritorno alle radici

Con il brano «Stanotte è per te», Achille Lauro si è presentato davanti a 14 mila spettatori, vestito interamente di rosso, in un concerto che non si è rivolto solo al pubblico presente ma a tutta Roma, la città che lo ha visto crescere tra Montesacro, Nuovo Salario, Vigne Nuove e Tufello. «Sono cresciuto in un contesto marcio, senza cultura», ha confessato, raccontando il suo passato di rapper underground prima di conquistare il grande pubblico.

Il concerto al Circo Massimo, il primo di due appuntamenti (il secondo è previsto per il 1 agosto con 18 mila spettatori), è stato un vero e proprio racconto di dieci anni di carriera, dalla musica rap alle sperimentazioni pop e rock, passando per il successo di singoli come Amore disperato e la partecipazione al Festival di Sanremo con Incoscienti giovani. Tra il pubblico anche il sindaco Roberto Gualtieri, l’assessore Alessandro Onorato e volti noti del mondo dello spettacolo e della moda, come Isabella Ferrari, Pilar Fogliati e Pierpaolo Piccioli.

La scalata all’Olimpico e la rivoluzione artistica

Lauro ha sorpreso tutti annunciando il suo prossimo grande appuntamento: il 10 giugno 2026 si esibirà allo Stadio Olimpico di Roma per la prima volta in carriera, con uno show intitolato Comuni immortali, che sarà probabilmente anche il titolo del suo prossimo album. I biglietti saranno disponibili dal 4 luglio.

«Aprirò la stagione dell’Olimpico. Sarà un punto di arrivo, ma anche l’inizio di qualcosa di grande», ha dichiarato nel backstage, aggiungendo che sogna da sempre questo momento, raggiunto «tappa dopo tappa, senza fretta».

Nonostante abbia venduto complessivamente 32 mila biglietti per i due concerti al Circo Massimo, Lauro ha scelto di aspettare per l’Olimpico, dimostrando una visione strategica e una crescita costante. Sul dibattito recente riguardo ai prezzi dei biglietti e alle polemiche nei concerti di massa, ha sottolineato: «Se una persona inciampa, bisognerebbe aiutarla a rialzarsi: è un mercato difficile», evidenziando come il suo successo sia frutto di scelte coraggiose e indipendenti, spesso inizialmente non comprese.

Un percorso musicale tra sperimentazione e identità

Il concerto è stato un viaggio attraverso le molteplici sfaccettature di Achille Lauro: da Bam Bam Twist a La bella e la bestia, da Barabba III a 1969, fino a Incoscienti giovani, canzone che l’artista ha definito con forza «Mi avete salvato la vita». Accompagnato da una band e da un’orchestra di 40 elementi, Lauro ha mostrato la sua versatilità passando dal rap all’elettronica, dal pop al rock e al funk, sempre alla ricerca di sé stesso.

Tra le confessioni più intime, l’artista ha ammesso anche le scelte sbagliate, tra cui la partecipazione all’Eurovision Song Contest 2022 per San Marino, che gli costò circa 400 mila euro. Quel progetto, con la celebre esibizione su un toro meccanico, si concluse con un’eliminazione precoce, ma Lauro ha usato quell’esperienza per ribadire la sua volontà di uscire dalle logiche tradizionali dell’industria discografica: «Mi ispiro ai Queen, non a ciò che passano le radio».

Un momento simbolico dello show è stata l’esibizione al pianoforte di Perdutamente, con un soprano sul palco, un’immagine che ha stupito i fan e rappresenta la sua evoluzione artistica. Anche la rivisitazione di Me ne frego di Sanremo 2020, eseguita con un abito elegante anziché la celebre tutina, ha ribadito il suo desiderio di libertà e di ispirare i giovani a esprimersi senza paura.

Riflessioni personali e impegno sociale

Lauro ha dedicato Cristina a sua madre e a tutte le madri coraggiose, mentre non ha mancato di riflettere sui tempi difficili che il mondo sta attraversando, affermando che «l’amore è l’unica cosa che resta». Pur essendo noto per la sua immagine provocatoria, l’artista ha dimostrato una crescente maturità e consapevolezza.

Atteso un duetto con Antonello Venditti sulla canzone Che tesoro che sei, che non si è potuto realizzare durante il concerto ma che sarà pubblicato prossimamente. Prima dello show all’Olimpico e dopo il ritorno come giudice a X Factor, Lauro tornerà a esibirsi a Roma il 6 e 7 marzo 2026 in palazzetti quasi tutti sold out.

Sul futuro resta aperta la possibilità di un nuovo ritorno al Festival di Sanremo, con l’obiettivo di trasformare i suoi concerti in veri e propri riti collettivi, capaci di coinvolgere e unire il pubblico.

Il Circo Massimo, cornice ideale per l’evento

Il Circo Massimo, luogo storico nel cuore di Roma, è stato per millenni il più grande edificio per spettacoli dell’antichità, capace di ospitare fino a 300 mila spettatori. Situato nella valle tra Palatino e Aventino, è noto per le corse delle quadrighe e per eventi sociali, politici e religiosi dell’antica Roma.

Oggi l’area archeologica del Circo Massimo è un importante sito culturale, arricchito da restauri e da progetti innovativi come la Circo Massimo Experience, che offre una visita in realtà aumentata e virtuale per immergersi nelle diverse epoche del monumento. L’ampio spazio e il fascino storico rendono il Circo Massimo una location ideale per grandi eventi musicali e spettacoli di massa, come quello di Achille Lauro, che unisce passato e presente in un unico, emozionante racconto.

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