Se compri casa senza mutuo non devi pagare tutte queste spese accessorie - Melodicamente.com
Ci sono importanti novità per acquista una casa: chi compra senza richiedere un mutuo, infatti, non dovrà versare queste spese accessorie.
Acquistare una casa senza ricorrere a un mutuo è una scelta che ancora oggi coinvolge molti italiani, desiderosi di evitare gli oneri finanziari legati ai prestiti bancari.
Tuttavia, quando si parla di agevolazioni fiscali, soprattutto in merito alle spese notarili, la normativa italiana presenta alcune limitazioni importanti. È possibile ottenere la detrazione delle spese del notaio per l’acquisto della prima casa senza stipulare un mutuo? La risposta, basata sull’attuale quadro normativo, è più articolata di quanto si possa immaginare.
Detrazioni fiscali sulle spese notarili: il ruolo imprescindibile del mutuo
In Italia, il riferimento fondamentale per le detrazioni fiscali relative all’acquisto della prima casa è l’articolo 15 del Tuir, che consente una detrazione Irpef al 19% sugli interessi passivi e sugli oneri accessori fino a un massimo di 4.000 euro in relazione a un contratto di mutuo. Tra gli oneri accessori che rientrano in questa agevolazione figurano, infatti, l’onorario del notaio per la stipula del mutuo e le spese notarili correlate come l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca. È importante sottolineare che queste detrazioni sono strettamente vincolate alla presenza di un mutuo ipotecario. Se l’acquisto dell’abitazione avviene senza un mutuo o con un tipo di prestito diverso, la normativa esclude la possibilità di detrarre tali spese notarili.
Al contrario, restano valide altre agevolazioni fiscali legate all’acquisto immobiliare, come quelle relative alle imposte ipotecarie, catastali, di registro e l’Iva ridotta al 4% per acquisti da società. Molti risparmiatori italiani riescono a comprare casa senza ricorrere a un mutuo, grazie a risorse proprie o donazioni. Questo comporta vantaggi evidenti: non si pagano interessi bancari né si devono sostenere rate mensili, con una stabilità finanziaria senza dubbio maggiore. Tuttavia, questa scelta implica anche la rinuncia a una specifica detrazione fiscale. Non è corretto affermare che si perde la detrazione delle spese notarili in senso assoluto, bensì si perde la possibilità di detrarre le spese legate al mutuo, che semplicemente non vengono sostenute.

Infatti, l’onorario del notaio per l’atto di compravendita non è mai stato ammesso tra le spese detraibili, nemmeno nel caso in cui fosse stato stipulato un mutuo. Ciò significa che la normativa attuale tutela esclusivamente le spese notarili che si collegano direttamente alla costituzione del mutuo ipotecario. Un ulteriore elemento da considerare riguarda le modifiche fiscali introdotte per l’anno d’imposta 2024, con effetti sulla dichiarazione dei redditi 2025. È stato previsto un taglio delle detrazioni con aliquota al 19% per i contribuenti con reddito superiore a 50.000 euro, che si traduce in una riduzione di 260 euro sulle detrazioni complessive.
Tuttavia, questa misura non coinvolge le spese sanitarie, già soggette a una franchigia di 129,11 euro. Questa novità interessa anche gli oneri deducibili legati ai mutui per l’acquisto della prima casa, con potenziali ripercussioni su chi beneficia di tali detrazioni. Chi acquista senza mutuo, invece, non è coinvolto in questa riduzione, ma rimane comunque escluso dalla possibilità di detrarre le spese notarili, poiché non collegate a un contratto di finanziamento.
L’acquisto di una casa senza mutuo comporta la rinuncia alle detrazioni fiscali sulle spese notarili relative al finanziamento, ma non preclude altri tipi di agevolazioni legate all’atto di compravendita e all’acquisto della prima abitazione. Gli acquirenti devono quindi valutare attentamente i propri strumenti finanziari e le implicazioni fiscali prima di scegliere la modalità di acquisto più conveniente per le proprie esigenze.
