Un Bonus Mensile Stabile e Senza Limiti Temporali (www.melodicamente.com)
La politica di welfare si arricchisce di una novità di grande rilievo: è stato ufficialmente approvato il primo Bonus perpetuo.
Questa misura rappresenta un cambiamento significativo nel panorama degli aiuti pubblici, offrendo un sostegno stabile e duraturo, accessibile a un ampio spettro di cittadini.
Negli ultimi anni, il sistema italiano ha visto una molteplicità di bonus e incentivi pensati per tamponare gli effetti delle emergenze economiche e sociali, come la pandemia da Covid-19. Originariamente concepiti come misure temporanee, oggi questi strumenti sono parte integrante del tessuto dello Stato sociale. Tra i più diffusi figurano il bonus bebè, il bonus affitto, il bonus bollette e il bonus cultura.
Tuttavia, la peculiarità di questo nuovo beneficio risiede nella sua natura perpetua, ovvero un contributo erogato con continuità mensile e senza scadenza prefissata. Questo approccio è progettato per offrire un sostegno concreto e stabile alle famiglie italiane, accompagnandole nel tempo e alleggerendo il peso delle spese quotidiane.
Il contributo, che può arrivare fino a 200 euro al mese per famiglia, è fruibile con una domanda semplice, priva di complicazioni burocratiche e, soprattutto, senza richiedere il rilascio dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
Assegno Unico Universale: Il Cuore del Bonus Perpetuo
Il bonus in questione è in realtà l’Assegno Unico Universale per i figli a carico, una misura già in vigore da qualche anno ma che nel 2025 si presenta con un’importante novità: l’accesso al contributo minimo garantito anche senza presentare l’ISEE.
L’assegno è destinato a tutte le famiglie con figli fino a 21 anni, senza limiti di età per i figli con disabilità. Anche chi sceglie di non dichiarare o non possiede un ISEE può accedere all’importo minimo mensile, fissato a 57,50 euro per ogni figlio. Questo significa che, ad esempio, una famiglia con tre figli può ricevere fino a 175 euro al mese senza alcuna documentazione reddituale aggiuntiva.
Per chi invece presenta un ISEE entro la soglia di 45.979,56 euro, l’importo del bonus può aumentare fino a superare i 200 euro mensili complessivi, con maggiorazioni per nuclei numerosi, madri giovani, figli con disabilità o per particolari fasce d’età. L’Assegno Unico si configura quindi come una misura universale, strutturale e rinnovabile annualmente, concepita per sostenere nel lungo periodo la crescita delle famiglie e stimolare la natalità nel Paese, che continua a registrare un calo demografico preoccupante.

L’assenza dell’obbligo di presentare l’ISEE per ottenere il contributo minimo rende questo bonus particolarmente accessibile. Molte famiglie, infatti, esitano a richiedere aiuti economici per paura di complicazioni burocratiche o di ripercussioni sulla propria situazione fiscale. Con questa novità, si elimina uno degli ostacoli principali all’accesso agli incentivi.
La domanda per l’Assegno Unico Universale può essere presentata da uno dei genitori, dal tutore o, una volta raggiunta la maggiore età, direttamente dal figlio stesso. La richiesta è semplice e può essere effettuata online attraverso il portale dell’INPS, tramite patronati o chiamando i numeri dedicati. Per le domande presentate entro il 30 giugno, è previsto il pagamento retroattivo a partire da marzo; per quelle presentate successivamente, il beneficio decorre dal mese successivo alla presentazione.
Il pagamento avviene tramite accredito su conto corrente bancario o postale, carta di debito o credito dotata di IBAN, o bonifico domiciliato presso lo sportello postale. Inoltre, è possibile dividere l’importo tra entrambi i genitori o richiedere l’intera somma in caso di affidamento esclusivo.
