Altroconsumo: un impegno costante per i consumatori - Melodicamente.com
Lo comprano tutti e il costo è aumentato a dismisura, si tratta di uno degli ingredienti maggiormente usato nella nostra alimentazione
Negli ultimi anni il mercato mondiale è cambiato moltissimo e nello specifico un prodotto – che tra l’altro è senza ombra di dubbio l’ingrediente principale della dieta mediterranea – ha avuto un aumento esponenziale di prezzo ed è iniziata una vera e propria corsa ai supermercati per riuscire ad averlo.
Era già accaduto qualche anno fa, ma poi i costi sono continuati ad aumentare notevolmente e adesso c’è chi è stato costretto a rinunciare all’acquisto di questo bene, per preferirne uno simile ma di peggiore qualità. Cosa sta succedendo?
Olio extra vergine di oliva, i costi sono arrivati alle stelle
Tra le tante conseguenze che il nostro pianeta si trova ad affrontare a causa del cambiamento climatico, c’è anche quella dell’aumento dei costi dell’olio extra vergine d’oliva. Un rincaro iniziato nel 2023, che non si è più arrestato. Ancora oggi, infatti, i costi di questo condimento – che è quello più utilizzato in assoluto per la dieta mediterranea – sono arrivati alle stelle.

Quando il prezzo di questo prodotto è iniziato a salire, c’era stata una vera e propria corsa ai supermercati per cercare di accaparrarsi una grossa quantità di questo condimento, prima che il suo costo aumentasse a dismisura. Tra le continue siccità, alluvioni e chi ne ha più ne metta, le coltivazioni di ulivi hanno subito nel corso del tempo ingenti danni e proprio per questo la produzione è calata, comportando così raccolti sempre più scarni e il conseguente aumento dei prezzi dell’olio extra vergine d’oliva.
Nella campagna 2024/2025 la produzione di olio extravergine di oliva ha subito ancora un calo, la precedente era stata di 328.000 tonnellate, mentre in questa è stimata intorno ai 220.000 tonnellate, parliamo di un calo del 32%. E’ prevedibile, dunque, che i costi di un litro d’olio extravergine d’oliva aumenteranno ancora di più rispetto all’anno passato e, dunque, rispetto al 2023.
Un aumento di costi che, come abbiamo visto, è dovuto al cambiamento climatico. I raccolti potrebbero essere sempre peggiori, per una stima davvero terribile tra il 2050 e il 2070. Per questo motivo quando è iniziato questo aumento esponenziale dei prezzi, c’era stato un iniziale assalto ai supermercati. Ancora oggi c’è chi cerca di fare grosse scorte di olio, acquistando tante bottiglie nel periodo post raccolto, così da non rischiare di rimanere senza.
Un’altra conseguenza dell’aumento dei prezzi è stata la rinuncia, da parte di un’ampia fetta di consumatori, all’acquisto dell’olio extravergine di oliva.
