Elettrodomestici che impattano con il consumo energetico- melodicamente.com
In un contesto segnato dall’aumento delle tariffe energetiche, è fondamentale comprendere quali elettrodomestici incidano maggiormente.
Se spesso il frigorifero viene identificato come il principale responsabile del consumo elettrico in casa, un apparecchio altrettanto diffuso, ma meno considerato, può rivelarsi un vero e proprio “salasso” per le bollette: lo scaldabagno elettrico.
Recenti studi basati su tecnologie di intelligenza artificiale hanno confermato che il consumo di questo dispositivo può essere fino a quattro volte superiore a quello di un frigorifero moderno, con evidenti ripercussioni economiche e ambientali.
L’impatto energetico dello scaldabagno elettrico
Lo scaldabagno elettrico ha la funzione di riscaldare e mantenere calda una quantità significativa di acqua, solitamente tra i 50 e i 100 litri o più. Questo richiede un apporto energetico costante, soprattutto se l’isolamento dell’apparecchio è carente o se è collocato in ambienti poco protetti dal freddo. Anche se utilizzato per un paio d’ore al giorno per il riscaldamento dell’acqua, lo scaldabagno tende ad attivarsi ripetutamente nel corso della giornata per mantenere la temperatura stabile, con un aumento considerevole dei consumi.
Secondo un’analisi recente, il consumo mensile di un scaldabagno elettrico varia tra i 120 e i 150 kWh, a seconda del modello e delle modalità di utilizzo. In confronto, un frigorifero moderno, dotato di classe energetica A o superiore e funzionante 24 ore su 24, consuma mediamente tra i 30 e i 50 kWh mensili, poiché si attiva a intervalli per mantenere la temperatura interna. Il confronto mette in luce come lo scaldabagno rappresenti una voce di spesa energetica molto più alta del frigorifero, spesso erroneamente ritenuto l’elettrodomestico più energivoro della casa.

Affrontare l’incidenza elevata dello scaldabagno elettrico sulle bollette richiede una serie di accorgimenti pratici e mirati:
- Migliorare l’isolamento termico: scegliere un modello con un isolamento di alta qualità o intervenire sull’isolamento dell’ambiente in cui è installato può ridurre sensibilmente le dispersioni di calore, incidendo positivamente sul consumo energetico.
- Regolare il termostato tra 50°C e 55°C: questa fascia termica è adeguata per gli usi domestici quotidiani e risulta più efficiente rispetto a impostazioni più elevate, che comportano sprechi inutili di energia.
- Ottimizzare l’uso dell’acqua calda: adottare comportamenti consapevoli come limitare la durata delle docce o evitare sprechi può ridurre la domanda di acqua calda e quindi il consumo di elettricità.
- Posizionare lo scaldabagno vicino ai punti di utilizzo (bagno e cucina) per minimizzare la dispersione termica lungo le tubature e migliorare l’efficienza del sistema.
- Evitare l’installazione in ambienti freddi o esposti a correnti d’aria, a meno che non si disponga di un isolamento termico adeguato.
Inoltre, è consigliabile spegnere e scollegare lo scaldabagno durante assenze prolungate o vacanze, evitando così consumi inutili e potenziali rischi di malfunzionamento. Diversi modelli recenti sono dotati di una funzione “modalità vacanza”, che abbassa automaticamente la temperatura dell’acqua al minimo indispensabile per prevenire la proliferazione batterica, mantenendo al contempo una sicurezza igienica e riducendo il dispendio energetico.
Alternative sostenibili e innovazioni tecnologiche
Per chi cerca soluzioni più ecologiche ed economiche, esistono opzioni alternative allo scaldabagno elettrico tradizionale. Le stufe a gas per il riscaldamento dell’acqua rappresentano una valida alternativa, specialmente in contesti domestici dove è possibile l’allacciamento a reti di gas naturale o GPL, garantendo consumi più contenuti e un minore impatto sulla bolletta.
Sul fronte del frigorifero, apparecchio menzionato nel confronto per i consumi, va ricordato che si tratta di uno dei grandi elettrodomestici più diffusi in cucina, la cui evoluzione tecnologica ha portato a una sostanziale riduzione dei consumi negli ultimi decenni. In particolare, i modelli più moderni sono dotati di sistemi avanzati come la tecnologia No Frost, che elimina la formazione di ghiaccio, e di controlli elettronici intelligenti per ottimizzare il ciclo frigorifero, garantendo una conservazione efficiente degli alimenti con un consumo energetico ridotto.
