Detrazioni per affitto(www.melodicamente.com)
Per gli inquilini interessati é importante conoscere in modo dettagliato le modalità e i requisiti per accedere alle detrazioni fiscali.
Nonostante le aspettative suscitate dall’annuncio del Piano Casa da parte del Governo, la misura non è stata inclusa nella recente Manovra finanziaria. Pertanto, non è stato previsto alcun bonus affitto diretto, neppure per le categorie più fragili come le giovani coppie, esplicitamente menzionate dalla premier Giorgia Meloni come destinatari privilegiati del provvedimento.
Tuttavia, permangono diverse opportunità di detrazione fiscale per chi sostiene spese di locazione per la propria abitazione principale, oltre ad alcune iniziative di sostegno messe in campo da amministrazioni locali come il Comune di Milano.
L’analisi delle possibilità di risparmio fiscale e dei sussidi disponibili assume particolare rilievo in un contesto di aumento dei costi abitativi, soprattutto per le fasce di popolazione più giovani e vulnerabili.
Come funziona la detrazione dell’affitto nel modello 730
La normativa vigente, regolata dall’articolo 16 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, prevede una serie di detrazioni fiscali per gli inquilini che versano un canone di locazione per l’abitazione principale. È importante sottolineare che queste agevolazioni non si applicano alle seconde case in affitto.
Per poter beneficiare della detrazione, l’inquilino deve:
- essere titolare di un contratto di locazione per l’abitazione principale;
- avere un reddito tale da pagare Irpef sufficiente per usufruire della detrazione (esclusi quindi i contribuenti con redditi bassi o che adottano regimi fiscali forfettari con imposta sostitutiva).
Gli importi massimi della detrazione variano in base al reddito complessivo:
- fino a 150 euro per redditi fino a 30.987,41 euro annui;
- fino a 300 euro per redditi fino a 15.493,71 euro annui.
Questi valori rappresentano la base minima di detrazione prevista per i contratti di locazione ordinari.

Sono previste detrazioni più sostanziose in casi specifici, in particolare per chi stipula contratti a canone concordato (regime convenzionale 3+2), per i giovani under 31 e per i lavoratori trasferiti per motivi di lavoro.
Nel dettaglio:
- Contratti a canone concordato: detrazione fino a 247,90 euro per redditi entro 30.987,41 euro e fino a 495,80 euro per redditi entro 15.493,71 euro.
- Giovani fino a 31 anni con contratto regolare di locazione possono ottenere fino a 991,60 euro di detrazione per redditi entro 30.987,41 euro e fino a 2.000 euro per redditi entro 15.493,71 euro. Questa rappresenta la soglia più elevata e un concreto aiuto per chi si affaccia sul mercato immobiliare.
- Lavoratori dipendenti che trasferiscono la propria residenza per motivi di lavoro possono detrarre fino a 495,80 euro (redditi entro 30.987,41 euro) o fino a 991,60 euro (redditi entro 15.493,71 euro).
Inoltre, gli studenti universitari e post-laurea possono detrarre il 19% del canone di locazione per l’abitazione utilizzata durante il percorso di studi.
Il bonus affitto del Comune di Milano: sostegno ai giovani lavoratori
Nonostante l’assenza di un vero e proprio bonus affitto nazionale, molte amministrazioni locali hanno sviluppato misure di supporto per fronteggiare le difficoltà legate al costo degli affitti, in particolare per i giovani.
Tra queste spicca il Comune di Milano, che ha introdotto un contributo annuale fino a 2.400 euro per aiutare i giovani ad affrontare le spese di locazione. Le condizioni per accedere a questo sostegno, aggiornate a novembre 2025, sono:
- età inferiore ai 35 anni;
- essere lavoratori dipendenti o autonomi a Milano con un contratto attivo da non oltre settembre 2023;
- possedere un indicatore ISEE inferiore a 26.000 euro;
- abitare in affitto a Milano da almeno sei mesi.
Questa iniziativa si inserisce in un quadro di politiche locali volte a contrastare l’emergenza abitativa e a favorire la permanenza dei giovani nel capoluogo lombardo, città che con oltre 1,3 milioni di abitanti continua a rappresentare uno dei motori economici e culturali d’Italia.
