Cancellazione Debiti 2025: le 7 strade che possono salvare le famiglie melodicamente.com
La cancellazione dei debiti rappresenta una tematica di grande interesse per molte famiglie italiane che si trovano in difficoltà economica.
Esistono strumenti legali che consentono ai contribuenti di alleggerire o, in alcuni casi, azzerare i propri debiti, evitando l’accumulo di interessi e sanzioni. Scopriamo le sette principali strade che possono aiutare i debitori a uscire da questa situazione.
Il sistema giuridico italiano continua a offrire soluzioni concrete per chi si trova in difficoltà finanziaria, grazie a strumenti che permettono una riduzione o una cancellazione totale dei debiti. Il primo passo per accedere a questi benefici è comprendere quali siano le opzioni disponibili e come utilizzarle al meglio.
Cancellazione Debiti 2025: le 7 strade che possono salvare le famiglie
Tra le soluzioni più diffuse c’è la rateizzazione dei debiti offerta dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Questa misura consente di dilazionare il pagamento fino a un massimo di 72 rate mensili. Per i contribuenti in condizioni di estrema difficoltà economica, il limite può essere esteso fino a 120 rate, un’opportunità che permette di gestire meglio l’onere finanziario evitando il rischio di insolvenza.

Un’altra possibilità è la ristrutturazione dei debiti del consumatore, prevista per le persone fisiche che non esercitano attività imprenditoriali o professionali ma che si trovano sommersi da debiti e non riescono a farvi fronte. Questa procedura si può attivare senza il consenso dei creditori, facilitando così una soluzione più rapida e meno conflittuale.
Un ulteriore strumento fondamentale è l’esdebitazione, procedura che consente di cancellare definitivamente i debiti residui. Questa opportunità è accessibile anche agli imprenditori, in conformità con quanto stabilito dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Per poter usufruire dell’esdebitazione, il debitore deve farne richiesta entro tre anni dall’apertura di una procedura di liquidazione giudiziale o controllata.
Parallelamente, i debitori possono presentare un’istanza di autotutela per ottenere l’annullamento di debiti ritenuti non dovuti. Si tratta di un procedimento stragiudiziale che consente di contestare cartelle esattoriali o altre richieste di pagamento che presentano errori o irregolarità.
È prevista anche la possibilità di richiedere la sospensione della cartella di pagamento entro 60 giorni dalla notifica, uno strumento utile in presenza di specifiche condizioni, come il debito prescritto o situazioni di sospensione amministrativa. Questa misura permette di fermare temporaneamente la riscossione, offrendo respiro al contribuente mentre si chiariscono le condizioni del debito.
Va sottolineato che i debiti possono andare incontro a prescrizione dopo un certo periodo, che varia in base alla natura del credito. La prescrizione implica che, trascorso il termine stabilito dalla legge, il debitore non è più obbligato a pagare il credito, anche se questo non viene automaticamente cancellato dagli archivi fiscali.
