Casalinghe in pensione a 57 anni: arriva la svolta tanto attesa - melodicamente.com
Pensione anticipata per le casalinghe: requisiti e aggiornamenti normativi. Come procedere e cosa fare se ne si ha diritto.
L’attenzione del legislatore si è concentrata negli ultimi mesi sul riconoscimento dei contributi figurativi per le donne che non hanno svolto un lavoro retribuito ma che hanno comunque accumulato anni di esperienza come casalinghe. La normativa vigente permette infatti di maturare il diritto alla pensione a partire dai 57 anni, a condizione che siano soddisfatti specifici requisiti contributivi e anagrafici.
Secondo le disposizioni più recenti, è possibile sommare i contributi figurativi riconosciuti per l’attività di cura familiare a quelli effettivamente versati in altre forme di lavoro o previdenza volontaria. Questo consente di raggiungere più rapidamente la soglia minima contributiva necessaria per accedere alla pensione anticipata. Inoltre, le recenti modifiche hanno ampliato la platea dei beneficiari, includendo anche coloro che hanno svolto attività di cura non continuativa ma documentata negli anni.
Come fare domanda per la pensione delle casalinghe a 57 anni
Per richiedere la pensione anticipata, è fondamentale presentare una domanda all’INPS. Corredata da tutta la documentazione che attesti il periodo di attività come casalinga e i contributi maturati. Tra i documenti richiesti vi sono certificazioni familiari, autocertificazioni sulle attività svolte e, in alcuni casi, dichiarazioni sostitutive di certificazione che attestino l’effettivo impegno nell’attività domestica e di cura.
L’INPS ha recentemente implementato una piattaforma digitale che facilita la presentazione delle domande. Permettendo di evitare lunghe attese e di monitorare lo stato di avanzamento della pratica in tempo reale. È inoltre possibile rivolgersi ai patronati che offrono assistenza gratuita per la compilazione della domanda e per l’invio telematico.

Il riconoscimento della pensione anticipata per le casalinghe rappresenta un passo importante verso la valorizzazione del lavoro domestico. Spesso invisibile ma fondamentale per il tessuto sociale. Questo provvedimento consente a molte donne di ottenere un sostegno economico in una fase della vita in cui possono godere di maggiore autonomia. E partecipare così attivamente alla vita sociale ed economica.
Inoltre, la misura contribuisce a ridurre il divario di genere nel sistema pensionistico. Offrendo una risposta concreta alle esigenze di chi ha dedicato anni alla cura della famiglia senza percepire una retribuzione. Le opportunità di accesso a questa pensione anticipata sono particolarmente rilevanti anche per le donne che hanno interrotto l’attività lavorativa per motivi familiari. Consentendo loro di evitare lunghi periodi di inattività contributiva.
Il quadro normativo e le procedure continuano a evolversi. Con possibili ulteriori ampliamenti dei criteri di accesso e potenziamenti degli strumenti di tutela previdenziale per le casalinghe. In linea con le politiche di inclusione sociale e di equità contributiva.
