Tempi e modalità di pagamento delle pensioni di novembre 2025: l’impatto della festività di Ognissanti -melodicamente.com
Il ruolo delle casalinghe e dei casalinghi nella società italiana continua a essere riconosciuto con attenzione, soprattutto sotto il profilo previdenziale.
Negli ultimi anni, l’INPS ha introdotto misure specifiche per permettere a chi si dedica alla cura della famiglia e della casa di accedere a forme di pensionamento anticipate rispetto ai requisiti tradizionali. Tra queste, la possibilità di andare in pensione a 57 anni rappresenta una novità importante, che interessa migliaia di persone iscritte al Fondo pensione per casalinghe e casalinghi.
Istituito il 1° gennaio 1997, il Fondo pensione per casalinghe e casalinghi è rivolto a chi, tra i 18 e i 65 anni, svolge attività di cura e assistenza familiare senza ricevere alcun compenso economico. Questo fondo rappresenta un riconoscimento formale del valore sociale e economico del lavoro domestico non retribuito, una realtà da sempre poco valorizzata.
Il Fondo pensione casalinghe e casalinghi: un sostegno importante
Per accedere alle prestazioni pensionistiche, è necessario che l’INPS confermi l’iscrizione al fondo e che vengano regolarmente versati i contributi previdenziali. Chi è iscritto può beneficiare di due principali tipi di pensione: la pensione di vecchiaia e la pensione di inabilità.

Per ottenere la pensione di vecchiaia a partire dai 57 anni, è indispensabile aver accumulato almeno cinque anni di contributi (pari a 60 mesi). Inoltre, un requisito spesso sottovalutato riguarda l’importo minimo della pensione maturata, che deve essere almeno pari al 120% dell’assegno sociale. Per il 2024, questo significa un importo minimo di circa 641,92 euro mensili.
Se uno di questi criteri non viene soddisfatto, il diritto alla pensione di vecchiaia si posticipa al compimento dei 65 anni. Nonostante ciò, è possibile comunque accedere alla pensione sociale, ma con un importo decisamente inferiore, che attualmente supera di poco i 500 euro mensili, e che può essere ulteriormente ridotto in presenza di altri redditi.
Chi punta al pensionamento a 57 anni deve dunque prestare molta attenzione a mantenere regolari e sufficienti versamenti contributivi al Fondo casalinghe e casalinghi. Solo così si può ottenere un trattamento pensionistico più dignitoso, che con 35 anni di contributi può arrivare a superare i 1.000 euro mensili.
Considerando la complessità delle normative e le numerose condizioni che regolano il Fondo pensione casalinghe, è sempre consigliabile rivolgersi a professionisti esperti o ai patronati per valutare la propria situazione personale. L’INPS fornisce indicazioni precise sull’iscrizione e sul versamento dei contributi, ma l’interpretazione delle regole può risultare complessa.
Inoltre, è importante ricordare che il riconoscimento della pensione anticipata a 57 anni rappresenta un avanzamento significativo nella tutela di chi svolge nell’ombra un lavoro essenziale come la cura della famiglia e della casa. Questa misura contribuisce a valorizzare un’attività spesso invisibile ma cruciale per il tessuto sociale ed economico italiano.
