Cibi scaduti: scopri quali prodotti possono ancora essere consumati in sicurezza e per quanto tempo, evitando sprechi inutili.
Prima di tutto, è cruciale chiarire la differenza tra la data di scadenza (indicata come “da consumarsi entro”) e il termine minimo di conservazione (indicato come “da consumarsi preferibilmente entro”). La data di scadenza riguarda alimenti altamente deperibili. Come latte fresco o prodotti a base di carne fresca, per cui il consumo oltre tale data può comportare rischi per la salute. Al contrario, il termine minimo di conservazione indica un periodo entro il quale l’alimento mantiene intatte le sue proprietà organolettiche e nutrizionali, ma spesso può essere consumato anche oltre, purché conservato correttamente.
Cibi scaduti, tra scadenza e termine minimo di conservazione
Per quanto riguarda il latte fresco, il consiglio è di attenersi rigorosamente alla data di scadenza, poiché il rischio di proliferazione batterica aumenta rapidamente. Tuttavia, nel caso del latte UHT, grazie al trattamento termico più intenso, si può considerare sicuro fino a qualche giorno dopo la data indicata, purché la confezione non sia stata aperta e sia conservata in un luogo fresco e asciutto.
Le uova fresche rappresentano un altro alimento spesso oggetto di dubbi. È importante sapere che la data riportata sulla confezione si riferisce generalmente al termine minimo di conservazione: le uova possono essere conservate in frigorifero fino a tre settimane oltre questa data, a patto che il guscio sia integro e non presentino odori sgradevoli o alterazioni visive. Un semplice test di galleggiamento in acqua può aiutare a verificarne la freschezza: se l’uovo affonda, è ancora buono; se galleggia, è meglio evitare il consumo.
Anche i formaggi freschi come la ricotta devono essere consumati entro la data di scadenza, mentre quelli stagionati, come il parmigiano o il pecorino, possono essere consumati oltre il termine indicato, grazie alla loro bassa umidità e al processo di stagionatura che ne rallenta la degradazione.

La carne fresca deve essere consumata entro la data di scadenza indicata, poiché è particolarmente soggetta a contaminazioni. È invece possibile consumare, con cautela, i prodotti a base di carne confezionati sottovuoto entro pochi giorni dopo la scadenza. Se la confezione non presenta rigonfiamenti o forature.
Il pesce fresco, come la carne, deve essere rigorosamente consumato entro la data di scadenza. Mentre i prodotti surgelati mantengono la loro sicurezza a lungo, purché conservati a temperature costanti di -18°C o inferiori. È bene però evitare di ricongelare prodotti già scongelati.
Infine, per i prodotti confezionati secchi o a lunga conservazione. Come pasta, riso, biscotti o conserve, il consumo oltre la data di scadenza è spesso possibile senza rischi per la salute. È però fondamentale verificare che l’aspetto, l’odore e il sapore siano ancora accettabili.
