Coachella 2013 recap del 12 Aprile, dai Blur alla sorpresa Daft Punk

0
1757
How To Destroy Angels

E’ iniziato il Coachella Festival 2013 con la prima giornata del 12 Aprile. Come sempre tantissima musica ma anche arte ed avvistamenti famosi, da attori a modelle fino a volti noti della televisione. Il Coachella è una gioia per gli occhi ma soprattutto per le orecchie.

Finalmente si è alzato il sipario del Coachella, uno dei più importanti festival musicali. Le novità e le proposte musicali sono state moltissime. Durante la prima giornata del 12 Aprile 2013 c’è stata la presentazione del nuovo album dei Daft Punk mediante il trailer di “Random access memories, la cui uscita è attesa per il prossimo 21 Maggio 2013. Ciò che si apprende dal trailer sono le molte collaborazioni che faranno parte dell’album, elencate al termine di esso.

Migliaia di persone ammassate sotto il sole della California anni ’80. Ebbene sì, all’interno del Coachella si respira quest’aria molto hippie, profondamente “americana”. Gli artisti, non è un segreto, amano profondamente il Coachella sia per il suo prestigio, sia per il bacino di spettatori assicurato ma anche per l’atmosfera. Una atmosfera unica.

Passiamo alle performance della prima giornata, 12 Aprile 2013: come annunciavamo, il teaser del nuovo disco dei Daft Punk ha catalizzato l’attenzione, proprio poco prima della performance degli Yeah Yeah Yeahs. La folla ha immediatamente percepito che qualcosa stava accadendo sul palco e sicuramente bisogna dare atto ai Daft Punk di aver scelto una modalità quanto meno innovativa per presentare il nuovo disco. I musicisti parigini Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter assieme a Pharrell Williams e Nile Rodgers hanno realizzato “Get Lucky”, brano che sarà contenuto nel nuovo album “Random access memories”. Il video si conclude con i nomi di tutti gli artisti che hanno collaborato proprio a questo attesissimo disco, di cui vi lasciamo il video teaser.

Nato fisicamente nel 1999, sotto forma di prova ben poco riuscita, il Coachella è ripartito nel 2001 con un assetto profondamente diverso e da allora non si è più fermato, divenendo in dodici anni uno dei festival più rappresentativi a livello internazionale. La giornata di partenza del Coachella è stata inaugurata da un giovanissimo e sorridente Jake Bugg, pupillo di Noel Gallagher. L’esibizione di Bugg è sembrata in linea con la sua figura, sicuramente delle potenzialità artistiche da tenere molto in considerazione. Il palco poi è stato occupato da Johnny Marr che ha presentato il suo album solista “The Messenger” ma ha anche regalato una chicca vera e propria ossia “Stop Me If You Think You’ve Heard This One Before” seguita da “There Is a Light That Never Goes Out” dalla sua leggendaria ex formazione degli Smith.

 

Gli artisti da citare sarebbero moltissimi ma è doveroso concentrarsi sugli Stone Roses e il loro grande ritorno ma soprattutto i Blur. La band britannica capitanata da Damon Albarn porta sul palco alcune delle canzoni più celebri della formazione, da “There’s No Other Way” passando per “Tracy Jacks” e “Parklife”. Non si può di certo dimenticare “Song 2” che ha letteralmente commosso la folla. Da nominare anche la formazione di Trent Reznor assieme alla moglie, ossia gli How to Destroy Angels. La band ha ovviamente portato sul palco “Welcome Oblivion” e si è dato largo spazio alla voce di Maariqueen Maandig. Bisogna ammetterlo, il progetto è interessante, carino, mette in luce la moglie di Reznor ma appena Trent prende il microfono il pubblico esplode. I Nine Inch Nails sono assolutamente un’altra cosa e personalmente non vedo l’ora di rivedere Trent Reznor nella dimensione NIN. Il set degli How to Destroy Angels è stato comunque uno dei migliori della giornata che, complessivamente, ha avuto una qualità altissima.

Per il pubblico più di nicchia, da sottolineare le ottime prove dei Passion Pit, con la loro miscela di rock dance; non si possono dimenticare i Beach House e quel magico dream pop fino agli Yeah Yeah Yeahs capitanati da una potentissima e trascinante Karen O che si è mostrata davvero molto colorata e dinamica. Un set intenso, quello degli Yeah Yeah Yeahs. Per quanto riguarda le esibizioni più rockeggianti, portate quasi al limite ma certamente molto divertenti da sottolineare le prove dei Japandroids e i Palma Violets, due band assolutamente da tenere ben in considerazione e decisamente in grado d’infiammare il pubblico. La prima giornata del Coachella è stata strepitosa e grazie allo streaming messo a disposizione dagli organizzatori del festival l’abbiamo potuta per lo meno ascoltare e vedere pure noi, seppur di certo uno streaming non è in grado di sostituire la presenza. Non possiamo che concludere con la performance dei Blur.

Appuntamento alle prossime ore, con il resoconto della seconda giornata del Coachella 2013.

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.