Coachella 2013 recap del 14 Aprile, chiudono i Red Hot Chili Peppers

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Anthony Kiedis - Red Hot Chili Peppers

Ultima giornata del primo week-end del Coachella Festival che si è aperta con una bufera di sabbia e di vento che ha aggiunto ancor più pepe alla giornata. Vediamo meglio le performance e le presenze di questa ultima giornata del 14 Aprile 2013.

Come abbiamo detto anche ieri, riguardo alla storia, location e caratteristiche del Coachella vi rimandiamo all’articolo introduttivo. Alcuni fan del festival, guardando lo streaming, hanno subito sollevato la questione che quest’anno il Coachella non sembra così incisivo come gli scorsi anni. Questione già sollevata da alcuni sin dalla line-up. Tutto sommato il Coachella è sempre una gioia per gli occhi e per le orecchie. Difficilmente si respira un’atmosfera simile.

Seppur bisogna accontentarsi di uno streaming, ciò che se ne ricava sono state tre giornate di musica con performance riproposte anche successivamente alla diretta. Cosa si può volere di più?

Passiamo alla musica. S’inizia con i DIIV che propongono un sound che quanto meno richiama l’attenzione del pubblico. La band di Brooklyn ruota attorno a Zachary Cole Smith e il progetto d’esordio è stato “Oshin” pubblicato a fine Giugno 2012, disco che merita di essere recuperato se non si trova già nella vostra libreria musicale. L’atmosfera si riscalda con band più o meno conosciute, si passa da The Lumineers a James Blake. Intanto una sorridente e colorata Grimes si è presentata al Coachella realizzando uno spettacolo che è piaciuto molto all’amica Katy Perry. Ottima performance anche dei Franz Ferdinand che realizzano il loro consueto show condito dai successi d’annata che emozionano immediatamente il pubblico.

Va certamente menzionato anche il ritorno sul palco di Nick Cave and the Bad Seeds. Nick Cave è ritornato sul palco una seconda volta dopo l’apparizione della seconda giornata. Come avevamo già detto per gli Stone Roses, il giovane pubblico del Coachella sembra preferire altre band ed il pubblico a seguire Nick Cave non è certamente stato oceanico. Nick Cave colora il deserto di Indio di tinte nostalgiche e gotiche, colora il tutto di una emozione viscerale e diretta. Ci si avvicina agli headliner dell’ultima giornata del Coachella che sono i Red Hot Chili Peppers. La band si dimostra essere nuovamente una potenza sul palco, la folla sembra apprezzare la loro energia e quel mood che risveglia e rinvigorisce tutto il pubblico del Coachella. I Red Hot Chili Peppers continuano a divertirsi come dei ragazzini su quel palco. Suonano divertendosi profondamente e questo emerge anche da un semplice e freddo streaming.

Questo primo week-end del Coachella si conclude quindi con la potenza sonora dei Red Hot Chili Peppers ma ricordiamo che i momenti da considerare sono stati moltissimi, dai Blur che hanno incantato il pubblico con un revival d’annata, passando per la sorpresa organizzata dai Daft Punk toccando gli Stone Roses e il loro ritorno in America. Da citare anche Nick Cave con i Grinderman e con i Bad Seeds, entrambi ottimi momenti rappresentativi dell’essenza di Cave e la performance di Trent Reznor con gli How to Destory Angels, progetto realizzato con Mariqueen Maandig e Atticus Ross.

L’account Twitter del Coachella così saluta tutto il pubblico, dando l’appuntamento al secondo week end del Festival che si terrà dal 19 al 21 Aprile:

Thank you all for a memorable final night and weekend at #Coachella 2013! Now who’s ready for part 2 next weekend?

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