Concluso Amici 2013, stravince il rap di Moreno Donadoni

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Moreno Donadoni, classe 1989, vincitore della dodicesima edizione di Amici di Maria De Filippi. Questi sono i dati della carta d’identità del rapper che ha messo tutti d’accordo e che si aggiudica il premio di 150 mila euro e il premio della critica del talent show più famoso della televisione italiana. Partito come un outsider tra gli ordinari cantanti partecipanti ad Amici 2013, Moreno, con il suo rap ha messo d’accordo l’affetto del pubblico con l’orecchio severo della critica, emergendo tra tanti in maniera eccezionale, nonostante il rap stia appena nascendo qua in Italia. Un genere musicale che per la maggior parte delle volte viene messo da parte per i suoi linguaggi e i suoi modi, ma che attualmente rappresenta uno dei migliori mezzi d’espressione dei nuovi talenti che si affacciano al mondo della musica.

Vantando un padrino come Fabri Fibra, dopo aver partecipato ad MTV Spit, Moreno ha sbaragliato e battuto Greta Manzi, sua compagna di scuola che aveva già battuto Verdiana e Nicolò. Il travagliato percorso della cantante Greta però non è bastato a sopraffare la coinvolgente energia del rapper, che in finale l’ha battuta con il 69% dei voti a suo favore. Moreno Donadoni è un rapper educato, usa poche parolacce e si dedica al genere suo preferito in maniera garbata e con classe. O sole mio cantata in finale con Daniela Dessì si è guadagnata una standing ovation, chiaro segnale, che prima di decretare il vincitore ufficialmente, il pubblico aveva già scelto il suo preferito. Amici 2013 si è impegnato quest’anno ad affermarsi oltre che come talent show anche come finestra importante di cultura giovanile, che bando alle solite chiacchiere da polemica sterile, ha offerto una grande opportunità ai ragazzi di potersi confrontare anche con tematiche più importanti.

Moreno Donadoni - Stecca - Artwork
Moreno Donadoni – Stecca – Artwork

Ospiti d’onore, cambiamenti radicali nella struttura del programma e continue collaborazioni famose, Amici 2013 quest’anno oltre che decretare vincitrice la novità in materia di genere musicale ha anche guadagnato dati d’ascolti non trascurabili, traguardo importante per le puntate del sabato sera, non ultima la finale con 5 milioni 726 mila telespettatori pari al 28.75% di share. Moreno Donadoni è uno di quei ragazzi che partiti con un sogno da realizzare, e con una miscredente famiglia alle spalle ce l’ha fatta, addirittura con incredula soddisfazione della mamma. Criticato per aver portato un genere underground e da strada in prima serata, Moreno Donadoni darà il giusto peso al rap, genere sempre più in espansione. Tormentoni come Sapore d’estate, La Novità, Non mi cambieranno mai e Che confusione hanno sbaragliato sia in studio che tra i giudici, e una insolita Maria De Filippi si è lasciata andare con  “Stecca“.

Visibilmente emozionate le madrine Emma Marrone e Sabrina Ferilli non possono far altro che augurargli una grande carriera musicale, come d’altronde non potrebbe essere altrimenti. Il successo porterà Morendo ad esibirsi ai Wind Music Awards il 3 Giugno 2013, manifestazione che vede protagonista anche la sua direttrice artistica Emma Marrone, e agli MTV Awards il 15 Giugno 2013, in occasione dei quali il giovane rapper porterà live i brani estratti dall’album di grande successo “Stecca“. Un inizio niente male per Moreno, il quale non poteva aspettarsi di meglio da questa grande esperienza, che gli ha regalato i primi grandi successi, la stima della sua mamma, e la stima di tanti altri, che con il suo aiuto da oggi potranno ascoltare un po’ di sano rap.

1 COMMENT

  1. Ha vinto un altro burattino sicuramente portato avanti e voluto in tv da qualche casa di produzione che ha deciso di far soldi forzando con la complicità della tv commerciale (e di bassa qualità) un finto talento che effettivamente non c’è.

    Ancora una volta assistiamo ad una esaltazione della mediocrità facendo leva sul tifo di ragazzine purtroppo confuse nel capire quando si tratta di vera musica e talento come è stato per lo scandaloso “Psy” e a quanto pare davanti ad un bel bottino anche la “critica” ha ceduto.

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