Vi abbiamo anticipato fin da ieri le prime notizie sull’Heineken Jammin’ Festival, presentandovi le prime foto e proponendovi oggi i video dell’esibizione degli Aerosmith. Ora siamo qui a raccontarvi lo spettacolo esaltante che la band di Boston ha proposto ieri sera al Parco San Giuliano di Mestre.
Proprio ieri, 3 Luglio 2010, gli Aerosmith hanno avuto la loro rivalsa e proprio durante un Heineken Jammin’ Festival, quell’occasione di riscatto che ha permesso alla band di alienare le voci malevole e dimostrare la loro grandezza musicale, inoltre è stata la possibilità per loro di ristabilire l’ordine delle cose dopo le voci che volevano Steven Tyler fuori dalla band (ricorderete anche l’audizione con Jimmy Page per sostituire Robert Plant nei Led Zeppelin) ed in dissidio con Joe Perry.
Per l’evento sono accorsi circa 25.000 spettatori, non capita tutti i giorni di poter vedere dal vivo gli Aerosmith, dopo una attesa quasi estenuante, specie per chi è sotto il palco fin dal mattino per non stare troppo lontano dai propri beniamini, cala il sipario sullo spettacolo, un gigantesco telone nero su cui è raffigurato solo il logo della band in bianco copre il palco e poco dopo aver sentito alcune note di “Rainy
Passano in rassegna i loro più grandi successi, da “Toys in the attic”, canzone con cui si chiuderà poi il concerto, a “Livin’ on the Edge”, da “Cryin'” a “Mama Kin'”, da “Rag Doll” a “Pink”, ed in ogni brano c’è la presenza del pubblico, il quale si fa sentire e non lascia mai solo il quintetto di Boston. Addirittura dopo l’apertura con la sola voce di Steve Tyler nel brano “What it Takes”, il cantante lascia al pubblico il compito di cantarla, mentre in “I don’t want to miss a thing” il pubblico si emoziona con il video di “Armageddon” proiettato si maxi schermi ed accompagna il cantante per tutto il brano.
Non manca lo spazio per le cover, infatti ascoltiamo sia “Baby, please don’t go” di Big Joe Williams che “Stop messin’ around” dei Fleetwood Mac, nè tantomeno la spazio per l’assolo e qualcosa di più per ogni membro della formazione. Joe Perry regala grandi assoli, è la spalla ideale del cantante, si esibisce con il theremin, gioca con i feedback ed addirittura si esibisce nella veste di cantante. Joey Kramer regala un grande assolo al pubblico, accompagnato dallo stesso mette in mostra il suo feeling con il ritmo, la sua potenza e la tecnica spettacolare, duettando anche nel suo strumento con Steven Tyler e terminando la sa parte suonando la batteria con le sole mani. Brad Whitford, nonostante sia un pò nascosto, dimostra che oltre alla parte ritmica può reggere anche quella solista eseguendo, specie nella prima parte, assoli di tutto rispetto. L’ultimo momento delle parti in solo è per il bassista Tom Hamilton, che si prende il pubblico nell’introduzione di “Sweet Emotion”.
La band dimostra davvero molta carica, una sola pausa fatta, dopo della quale Steven Tyler rientra con la maglietta dell’Italia nel cui retro è ben stampato Tallarico, il suo vero cognome, scherza con il pubblico prima di cantare “Dream On” e far muovere tutti con “Walk this way” ed avviarsi alla normale conclusione del concerto.
Alla fine del concerto manca qualcosa, forse manca il brano famoso che avrei voluto ascoltare, ma la realtà dei fatti è che gli Aerosmith hanno scritto veramente tanti successi e non sarebbe bastata un’intera giornata dedicata a loro per accontentare tutti. Forse l’unica cosa che può mancare per segnare la perfezione di una esibizione live è un palco moderno a cui ci hanno abituato gruppi come gli U2 e i Muse, ma a parte ciò si può dire che una tale performance dal vivo è difficilmente proponibile da altri gruppi e che andiamo via dal Parco San Giuliano con ancora l’adrenalina in corpo.