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Festival Internacional de Benicàssim, chiudono gli Arcade Fire

Il Festival Internacional de Benicàssim, più propriamente abbreviato con FIB è uno dei più importanti festival europei. Alcuni lo ritengono il festival estivo per eccellenza, e soprattutto, è un evento imperdibile per tutti gli amanti della musica indie. La kermesse, nata nel 1995, nel corso degli anni ha sviluppato un cartellone davvero invidiabile con l’inserimento di spettacoli di tutti i generi: dai corti cinematografici passando per balletti di danza moderna fino ad arrivare a sfilate di moda. L’evento si tiene a Benicàssim, una cittadina spagnola a circa ottanta chilometri abbondanti da Valencia. All’inizio il festival veniva organizzato nel mese di Agosto ma da alcuni anni, per la precisione dal 2006, l’evento è stato spostato a metà luglio. Le date del festival di quest’anno sono appunto dal 14 Luglio fino al 17 Luglio.

La line up di quest’edizione è, come sempre, davvero entusiasmante e giusto per citare alcuni nomi presenti all’evento si passa dai The Strokes, Arctic Monkeys, Primal Scream, Portishead, Arcade Fire, Beirut, Elbow, Friendly Fires, Tinie Tempah, Mumford & Sons, The Streets, Julieta Venegas, Lori Meyers, CatPeople, The Coronas, Veronica Falls, Grupo Salvaje, The Marzipan Man y Smile, Paolo Nutini, Juan MacLean, Congotronics Vs Rockers, Atom Rhumba, Professor Green, Morning Benders, Jerry Fish & The Mudbug Club, Jack Beats, Zombie Zombie, O Emperor, Spectrals, And So I Watch You From Afar, passando per Brandon Flowers, Go! Team, Crystal Fighters, Nudozurdo, Anna Calvi, Tame Impala, Violens, Logo, Big Audio Dynamite, Noah & The Whale, Dorian, Bombay Bicycle Club, Anika, Hidrogenesse, Henry Saiz, McEnroe, Layabouts, Herman Dune.

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Arcade Fire sul palco | © FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images
Il festival di Benicàssim sta conquistando ogni anno un’importanza sempre più rilevante anche grazie al costo del biglietto molto contenuto. Inoltre, Benicàssim è raggiungibile con diversi modi: all’aereo, al treno passando per i diversi bus organizzati esclusivamente per l’evento. Passando nel cuore vitale del festival, ci giungono pareri ancora una volta entusiasti e soprattutto il cartellone non ha lasciato davvero indifferente nessun partecipante. Riassumiamo brevemente le principali esibizioni che si sono svolte durante questi giorni, ricordando però che i gruppi presenti all’evento sono stati molti altri, oltre a quelli menzionati.

In particolar modo, sembra essere perfettamente riuscita la giornata di venerdì che ha visto una splendida esibizione del gruppo neyworkese dei The Strokes. Purtroppo, con un pochino di amaro in bocca vista come è andata l’unica data del promettente gruppo in terra italiana, presentiamo la performance di Julian Casablancas e soci che hanno davvero animato la giornata di venerdì. La folla, ancora una volta, era tutta per loro e la scaletta svolta ha davvero abbracciato la carriera della band che ha riproposto molti brani dei cd precedenti ad “Angles“, ultimo lavoro della band uscito solo qualche mese fa.

Prima dei The Strokes è stato il momento di Brandon Flowers che, orfano dei The Killers, ha portato il suo disco solista “Flamingo“. Il cantante ha portato anche però alcuni brani della sua formazione originaria come “Read My Mind” e “Losing Touch“.

Passando al giorno successivo e all’esibizione degli Arctic Monkeys, la formazione britannica si conferma, ancora una volta, come una delle band migliori in circolazione: la band ha eseguito, tra gli altri anche “Library Pictures”, “She’s Thunderstorms”, “Brick By Brick”, “Suck It And See”.

Quest’oggi sarà il momento di Portishead e Arcade Fire, fra gli altri. La curiosità di vedere Win Butler e soci è davvero molto alta visto il capolavoro “The Suburbs” balzato agli onori della critica come uno dei migliori album, se non il migliore, dello scorso anno.

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