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Franco Califano chiede aiuto allo Stato tramite la legge Bacchelli

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E’ di oggi la notizia che Franco Califano (72 anni) ha chiesto allo Stato il sussidio previsto dalla legge Bacchelli, dopo che, a suo dire, non è più in grado di mantenersi da quando, 4 mesi fa a causa di una caduta e la rottura di tre vertebre, non ha più possibilità di esibirsi:”L’incidente ha fatto venir meno la mia unica consistente fonte di reddito, le serate. E mi ha messo in ginocchio”, spiega il cantautore in una intervista a Mario Luzzato Fegiz.

Sono povero ,ho sperperato tutto in una vita dissoluta ed ora non ce la faccio a mantenermi. Sono stato una cicala, ho avuto più di mille donne e macchine di lusso…poi devo pagare l’affitto, non ho mai comperato una casa perché non pensavo di stare mai in un posto solo. Abitavo in alberghi a cinque stelle, come l’Excelsior o il Grand Hotel di Roma. Certo, rimorchiavo attrici famose e mica le potevo portà nei bugigattoli! In più, da “Califfo”, avevo la ‘corte’ da mantenere, amici che mi chiedevano aiuto e soldi, e io sono stato sempre disponibile e generoso con tutti.”

Evidentemente i dieci mila euro, che lo stesso cantante dichiara di percepire  ogni sei mesi dalla Siae come diritti d’autore, non sono sufficienti al tenore di vita dell’artista  soprannominato il Califfo.

Intanto l’avvocato di Califano con una dichiarazione all’ Adnkronos, puntualizza che la difficoltà dell’artista è più che altro emotiva e che non sussistono le condizioni per chiedere il vitalizio che lo Stato italiano riconosce a quei cittadini che si sono distinti in ambito culturale, artistico, sportivo e dello spettacolo e che versano in situazioni di indegenza.

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