L’accredito INPS per famiglie con figli piccoli: come funziona la Carta Acquisti -melodicamente.com-
Al via i nuovi incentivi dall’INPS n tutta Italia: stanziati circa 40mila euro. Ecco cosa c’è da sapere al riguardo.
La spinta verso un’economia più inclusiva, giovane e innovativa prende finalmente forma concreta con l’avvio del bonus giovani imprenditori e professionisti, un incentivo atteso da mesi e ora pronto a entrare in vigore grazie alla pubblicazione del decreto attuativo del Decreto Coesione (DL 60/2024). Un passo deciso dello Stato verso il rilancio dell’iniziativa giovanile, che mette in campo quasi un miliardo di euro destinato agli under 35 desiderosi di costruire un futuro autonomo e produttivo, anche nei territori più fragili del Paese.
Dal 15 ottobre 2025, grazie alla piattaforma digitale gestita dal Ministero del Lavoro e da Invitalia, sarà possibile fare domanda per accedere ai nuovi incentivi pensati per stimolare la nascita di imprese, studi professionali, società tra professionisti e startup innovative. L’obiettivo è chiaro: trasformare l’inoccupazione giovanile in intraprendenza attraverso strumenti concreti, flessibili e calibrati sulle esigenze dei territori.
INPS, arrivano 40mila euro ad ottobre: chi riceverà il contributo
I beneficiari? Giovani tra i 18 e i 35 anni che si trovano in condizioni di disoccupazione, inattività o marginalità sociale. Un’attenzione particolare è rivolta a chi è coinvolto nei programmi di politiche attive del lavoro, come il Programma GOL, e a chi rientra nelle categorie vulnerabili individuate dal Piano Nazionale “Giovani, donne e lavoro” 2021–2027.

Il sistema degli incentivi si articola su due misure principali: Autoimpiego Centro-Nord, dedicato alle regioni settentrionali e centrali e Resto al Sud 2.0, pensato per le regioni meridionali e insulari. Entrambi i programmi si basano su un mix di voucher non rimborsabili e contributi a fondo perduto, affiancati da attività di tutoraggio, formazione e accompagnamento, per garantire che i nuovi imprenditori non siano lasciati soli nel loro percorso.
Il voucher può raggiungere i 30.000 euro (fino a 40.000 euro per il Sud) ed è destinato all’acquisto di strumenti, beni e servizi legati all’avvio dell’attività. Se gli investimenti puntano sull’innovazione tecnologica o sulla sostenibilità ambientale, i massimali salgono rispettivamente a 40.000 e 50.000 euro.Il contributo a fondo perduto copre una percentuale delle spese iniziali: fino al 65% per programmi di spesa sotto i 120.000 euro (75% al Sud), e fino al 60% per quelli tra i 120.000 e i 200.000 euro (70% al Sud).
Tra le spese ammissibili rientrano macchinari, software, attrezzature nuove, soluzioni digitali e consulenze tecniche specializzate. Tutto, però, deve essere strettamente funzionale alla nascita e gestione dell’attività proposta. Il bonus non è riservato solo a chi vuole fondare un’impresa: è pensato anche per liberi professionisti, startupper e giovani artigiani. Le domande saranno valutate a sportello, ovvero in ordine cronologico di arrivo, fino all’esaurimento dei fondi disponibili. Questo significa che tempestività e preparazione saranno fondamentali.
