Ischemia cerebrale, il primo sintomo è il più importante: riconoscerlo può salvarti la vita - melodicamente.com
Ischemia cerebrale, scopri che cos’è e quali sono i sintomi a cui devi prestare attenzione: farlo può salvarti letteralmente la vita!
L’ischemia cerebrale è una patologia di natura circolatoria che interessa il cervello e si manifesta con la comparsa improvvisa di un deficit neurologico dovuto all’interruzione dell’afflusso sanguigno in una parte del cervello. Questa interruzione può essere causata dall’occlusione di un’arteria (ictus ischemico) o dalla rottura di un vaso sanguigno (ictus emorragico).
L’ictus ischemico è la forma più comune, rappresentando oltre l’80% dei casi. L’ostruzione arteriosa può derivare dalla formazione di placche aterosclerotiche o dalla migrazione di un embolo, spesso proveniente dal cuore in pazienti con fibrillazione atriale. Altre cause includono l’ostruzione di arterie di piccolo calibro, frequentemente associata a condizioni come il diabete e l’ipertensione arteriosa.
Al contrario, l’ictus emorragico, meno frequente ma più grave, è spesso causato da valori elevati di pressione arteriosa o dalla rottura di malformazioni congenite come l’aneurisma. In questi casi, il sanguinamento può localizzarsi negli spazi esterni al cervello, provocandone danni indiretti.
Esistono anche cause meno comuni di ictus, particolarmente rilevanti nei giovani, che includono difetti congeniti nella coagulazione del sangue, malattie reumatologiche e anomalie cardiache che permettono la comunicazione anomala tra le camere del cuore.
Che cos’è e come si manifesta l’ischemia cerebrale
L’ischemia cerebrale è più frequente dopo i 55 anni, con una prevalenza che raddoppia ogni decade e colpisce principalmente gli over 65, rappresentando il 75% dei casi. Tuttavia, non è esclusivamente una malattia degli anziani: anche i giovani possono esserne colpiti, soprattutto in presenza di fattori predisponenti specifici. Negli ultimi anni, è stato registrato un aumento significativo di ictus in soggetti sotto i 45 anni, legato alla diffusione di obesità, abuso di sostanze, fumo e condizioni mediche come ipertensione e diabete.
La prevenzione deve partire sin dalla giovane età, privilegiando uno stile di vita sano che includa un’attività fisica regolare — come camminare, utilizzare la bicicletta o evitare l’ascensore — e un’alimentazione equilibrata. Questi comportamenti contribuiscono a contrastare fattori di rischio quali sovrappeso, ipertensione, diabete e ipercolesterolemia. Fondamentale è anche un buon riposo notturno e controlli medici periodici, soprattutto con l’avanzare dell’età e in presenza di patologie croniche.

Riconoscere tempestivamente i campanelli d’allarme dell’ischemia cerebrale e è cruciale per intervenire efficacemente e ridurre le conseguenze. I segnali più comuni includono:
- Perdita improvvisa di forza o sensibilità a un braccio o a una gamba
- Asimmetria del volto con distorsione della bocca
- Oscuramento o perdita della vista da un solo occhio o in una parte del campo visivo
- Difficoltà improvvisa nell’esprimersi o nel comprendere il linguaggio
- Mal di testa violento e inedito, più tipico dell’ictus emorragico
Di fronte a questi sintomi, è indispensabile chiamare immediatamente il 118 o recarsi al pronto soccorso più vicino. Il concetto di “time is brain” (il tempo è cervello) sottolinea l’urgenza di un intervento rapido: ogni minuto perso può determinare la morte di milioni di cellule cerebrali. È sconsigliata la consultazione preliminare del medico di base, in quanto le cure specifiche possono essere somministrate solo in ospedali attrezzati, come le Stroke Unit.
