bolletta troppo alta? Stai sbagliando a usare il condizionatore-melodicamente.com
Può capitare che la bolletta di energia sia particolarmente elevata, ed ecco quale errore potresti star commettendo.
L’estate è ormai nel pieno e il caldo si fa sentire, in tutta la sua forza. Per questa ragione, gran parte del tempo la si trascorre all’aria aperta, ovviamente con le dovute precauzioni come crema solare, idratazione corretta e quant’altro. Se si è a casa e si possiede un condizionatore, la temperatura è decisamente confortevole e ciò consente di mangiare, guardare la tv o fare qualsiasi altra attività in casa, senza ritrovarsi la maglietta zuppa di sudore, il che costringerebbe a fare una o più docce al giorno.
Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia con cui fare i conti, ed è la bolletta dell’energia elettrica. Se hai notato che è troppo elevata, probabilmente stai commettendo qualche errore nell’uso del condizionatore. Di certo vuoi rinfrescarti, ma neppure spendere un patrimonio per le bollette, per cui ecco alcuni consigli degli esperti per individuare il problema e i possibili errori nell’uso di questo strumento per raffrescare l’ambiente.
Se la bolletta è troppo alta, forse stai sbagliando con il condizionatore: ecco come muoverti
Un interessante studio condotto dall’Università Colorado Boulder, apparso sulla rivista The Conversation, ha analizzato se convenga o meno, a livello economico e ambientale, tenere acceso il condizionatore per tutta la giornata.

Molti, infatti, lo tengono acceso tutto il giorno per poi rientrare a casa e trovarla fresca. A seguito di una serie di simulazioni termiche tramite software, su case di 110 m² , gli scienziati hanno lavorato anche su tre scenari differenti, anche a livello climatico, in modo da comprendere i consumi effettivi.
Si sono dunque osservati i consumi quando il condizionatore era acceso per 8 ore a 24.4 °C, oppure spento 8 ore, e poi acceso solo una volta rientrati in casa. E infine, acceso a 28°C, mentre si era assenti.
I test sono stati eseguiti su vari tipi di condizionatori, da quelli centralizzati a quelli con pompa di calore aria centralizzata, ai mini split. Si è osservato anche l’isolamento termico della casa e anche che è più semplice rinfrescare l’ambiente in aree secche come l’Arizona, rispetto a luoghi dove c’è maggiore umidità, come in Georgia.
L’esito dello studio degli ingegneri dell’Università Colorado Boulder è stato che conviene sempre spegnere il condizionatore se non si è in casa, e questo non ha a che fare con l’apparecchio installato. Il risparmio evidenziato raggiunge l’11% annuo.
