La truffa del rimborso fiscale: come funziona il messaggio fraudolento(www.melodicamente.com)
Nuova allerta dall’Agenzia delle Entrate: torna la truffa via email che promette un rimborso fiscale di 500 euro per carpire dati sensibili.
È un fenomeno di phishing che sfrutta il nome e il logo ufficiale dell’Agenzia per ingannare i contribuenti, inducendoli a fornire credenziali di accesso all’home banking e informazioni personali. Ecco tutto ciò a cui prestare attenzione per evitare di cadere in questo pericoloso inganno.
Il meccanismo è ormai noto, ma si rinnova con insidiosa efficacia. Il malintenzionato invia una e-mail che appare come una comunicazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, con il logo istituzionale e la promessa di un rimborso di 500 euro. Nel testo della mail vengono indicati dettagli falsi ma credibili, come un codice identificativo della pratica, lo stato del rimborso, l’importo e la modalità di erogazione.
All’interno del messaggio è presente un pulsante cliccabile che invita la vittima a procedere con la richiesta del rimborso. Cliccando, l’utente è reindirizzato su una pagina fasulla dove può scegliere tra otto istituti bancari diversi per ricevere il rimborso. Dopo la selezione, viene chiesto di inserire dati personali e credenziali bancarie, che finiscono nelle mani dei truffatori. Da lì, il conto corrente della vittima può essere svuotato in breve tempo.
Questa strategia sfrutta il momento dell’anno in cui molti contribuenti sono in attesa degli eventuali rimborsi fiscali derivanti dalla dichiarazione dei redditi, soprattutto nel periodo estivo. È fondamentale ricordare che i rimborsi Irpef di norma vengono erogati in modo automatico dall’Agenzia tramite:
- accredito diretto in busta paga o sul cedolino pensionistico tramite sostituto d’imposta;
- bonifico sul conto corrente con l’IBAN comunicato dall’utente;
- bonifico domiciliato presso un ufficio postale, in caso di mancata comunicazione dell’IBAN.
Riconoscere la truffa: i segnali di allarme
L’Agenzia delle Entrate non invia mai comunicazioni via email che obblighino il contribuente a richiedere manualmente un rimborso o a fornire nuovamente dati bancari attraverso link esterni. Il rimborso viene accreditato automaticamente sul conto indicato precedentemente o, in mancanza, tramite assegno vidimato da ritirare in posta.
Inoltre, è sempre sconsigliato cliccare su link o allegati contenuti in email sospette. Non bisogna mai fornire le credenziali di accesso all’home banking o dati personali e bancari in risposta a messaggi non verificati.
Se si ha il minimo dubbio sull’autenticità di una comunicazione, il metodo più sicuro è accedere direttamente al sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate (agenziaentrate.gov.it) e controllare nella propria area riservata lo stato dei rimborsi. In questa stessa area è possibile consultare tutte le campagne di phishing attive e segnalate dall’Agenzia.

Per evitare problemi e accelerare i tempi di accredito, l’Agenzia mette a disposizione un’apposita procedura per comunicare in modo sicuro l’IBAN del proprio conto corrente, tramite il servizio web “Accredito rimborso ed altre somme su c/c”, accessibile dall’area riservata del sito ufficiale.
In assenza di comunicazione dell’IBAN, il rimborso viene inviato tramite assegno vidimato emesso da Poste Italiane, recapitato al domicilio fiscale. L’assegno può essere incassato o versato in banca entro 60 giorni dalla data di emissione; trascorso tale termine, l’importo torna all’Agenzia, che effettuerà un nuovo tentativo di pagamento.
Per i contribuenti deceduti, il rimborso viene erogato automaticamente agli eredi in base alla dichiarazione di successione, senza necessità di ulteriori richieste. Gli eredi possono anche comunicare all’Agenzia la rinuncia al rimborso, tramite un’apposita funzionalità nell’area riservata.
L’Agenzia delle Entrate offre anche un servizio di assistenza telefonica attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, utile per chiarimenti riguardo rimborsi e modalità di pagamento. I numeri sono:
- Numero verde da rete fissa: 90.96.96
- Da cellulare: 06 96668907
- Dall’estero: +39 0696668933
In alternativa, è possibile rivolgersi direttamente agli uffici territoriali dell’Agenzia prenotando un appuntamento attraverso il sito ufficiale.
Consigli per la sicurezza digitale dei contribuenti
La nuova ondata di phishing legata ai rimborsi fiscali sottolinea l’importanza di mantenere alta l’attenzione e adottare comportamenti prudenti nell’uso della posta elettronica e dei servizi online. Si raccomanda di:
- Non aprire email sospette né cliccare su link o allegati non verificati.
- Non fornire mai credenziali di accesso all’home banking o dati personali in risposta a email o messaggi non ufficiali.
- Verificare sempre l’autenticità delle comunicazioni collegandosi direttamente ai portali istituzionali.
- Utilizzare sistemi di autenticazione sicuri come SPID, CIE o CNS per accedere ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate.
- Segnalare tempestivamente eventuali tentativi di truffa o messaggi sospetti alle autorità competenti e all’Agenzia stessa.
L’Agenzia delle Entrate si dichiara estranea a ogni messaggio fraudolento e ricorda che la sicurezza dei contribuenti è una priorità: la prudenza e l’informazione sono le migliori difese contro i tentativi di frode digitale.
