Secondo le credenze, non dovresti avere queste piante in casa - Melodicamente.com
Secondo le credenze, queste famose e comuni piante sarebbero in realità portatrici di guai e negatività: non dovresti averle in casa.
Nel ricco patrimonio delle tradizioni popolari e delle superstizioni, le piante occupano un ruolo sorprendentemente significativo, influenzando le scelte di arredamento e decorazione degli ambienti domestici.
Anche se oggi la botanica non conferma alcun potere magico legato alle piante, molte specie continuano a essere considerate portatrici di sfortuna o energie negative secondo antiche credenze diffuse sia in Occidente sia in Oriente. La simbologia legata a queste piante riflette una complessa interazione tra storia, cultura e psicologia, che ancora oggi permea il nostro rapporto con la natura domestica.
Le piante che non dovresti avere in casa
Le superstizioni relative alle piante derivano da un intreccio di elementi storici, religiosi e sociali. In numerose culture, la scelta delle piante da coltivare in casa o in giardino non è mai casuale: ogni specie porta con sé un significato simbolico che può essere favorevole o sfavorevole. Nel contesto del Feng Shui, l’antica disciplina cinese che studia il flusso di energia negli ambienti, le piante sono considerate catalizzatori di energie positive o negative a seconda della loro forma, della loro natura e della loro collocazione. Nel mondo occidentale, tradizioni medievali e rurali hanno tramandato la convinzione che alcune piante possano attrarre disgrazie, malattie o povertà.
Queste idee si sono consolidate attraverso il tempo, spesso alimentate dall’aspetto spinoso o tossico di alcune piante o da eventi storici associati a esse. Sebbene la scienza moderna abbia smontato queste credenze, esse rimangono profondamente radicate nel senso comune e continuano a influenzare le decisioni riguardanti il verde domestico. Un’analisi delle fonti folkloristiche e orientali consente di stilare una sorta di “classifica” delle piante che si ritiene meglio evitare negli ambienti domestici per scongiurare la cattiva sorte.
Cactus – Questa pianta, molto diffusa e apprezzata per la sua resistenza, è al centro di numerose superstizioni negative, soprattutto per via delle sue spine. Nel Feng Shui e in molte culture occidentali, il cactus è visto come portatore di energia aggressiva e conflitti familiari, capace di bloccare il flusso armonioso dell’energia vitale e di favorire isolamento e difficoltà economiche. Particolarmente temuto è il cactus di San Pietro, considerato simbolo di battute d’arresto nei progetti personali e finanziari.
- Oleandro – Nonostante la sua bellezza, l’oleandro è una pianta altamente tossica e per questo associata a pericolo e malaugurio. In molte tradizioni, è sconsigliato coltivarla vicino alle porte di casa o regalarla, poiché si ritiene possa portare avvelenamento simbolico e influenze negative.
- Bonsai – Sebbene affascinante e raffinato, il bonsai è considerato da alcune scuole di pensiero orientali un simbolo di crescita limitata e ostacolata. La sua forma contenuta e la crescita forzata rappresenterebbero impedimenti allo sviluppo personale e professionale, motivo per cui spesso viene evitato nei luoghi dove si desidera successo e progresso.
- Ortensia – Tra le piante più coltivate per l’eleganza dei fiori, l’ortensia viene invece associata, secondo il Feng Shui e alcune credenze occidentali, a isolamento e solitudine. La presenza di questa pianta negli spazi domestici sarebbe un deterrente per l’armonia e la convivialità.
- Piante morte o appassite – A prescindere dalla specie, le piante secche o appassite sono considerate portatrici di energie stagnanti e spiriti maligni, ostacolando la prosperità e il benessere della casa. La cura del verde, mantenendolo sempre vivo e rigoglioso, è un elemento fondamentale per preservare un’atmosfera positiva.

Oltre alla selezione principale, altre piante godono di una reputazione ambivalente in alcune aree geografiche o contesti culturali.
- Sansevieria (nota come “lingua di suocera”) è associata a discordia e pettegolezzo per via delle sue foglie appuntite, che simbolicamente rappresentano “frecciate” e parole taglienti.
- Ficus – Se non curato adeguatamente, può evocare sentimenti di malinconia e nostalgia, secondo alcune tradizioni contadine.
- Cycas – Spesso simbolo di immobilità e decadenza, è consigliata solo a chi desidera stabilità senza cambiamento.
- Camelia e Calla – Entrambe legate ai riti funebri in diverse culture, vengono associate a tristezza e lutto, motivo per cui la loro presenza in casa è spesso evitata.
Oggi molti esperti di botanica e interior design suggeriscono di guardare oltre le superstizioni tradizionali, sottolineando che la “fortuna” di una pianta dipende soprattutto dalla cura, dalla vitalità e dalla capacità di donare bellezza agli ambienti. Le leggende possono essere affascinanti, ma il vero benessere di una casa si costruisce attraverso l’amore per il verde e una scelta consapevole degli elementi decorativi.
Al di là delle superstizioni, la selezione delle piante riflette una profonda necessità umana di simbolismo e protezione. La paura delle spine, della tossicità o della stagnazione rappresenta spesso inquietudini esistenziali, e la tradizione suggerisce un modo per affrontarle attraverso il linguaggio naturale delle piante. La simbologia legata alle piante che portano sfortuna offre uno spaccato interessante su come il mondo vegetale sia da sempre intrecciato con la sfera emotiva e spirituale dell’uomo, invitandoci a riflettere sul potere narrativo e culturale che il verde domestico possiede.
