Legge 104: diritti e benefici per persone con disabilità e (www.melodicamente.com)
Nell’ambito delle agevolazioni della Legge 104, numerosi cittadini si interrogano sulla possibilità di esenzioni sul pedaggio autostradale.
La normativa attuale, aggiornata ai più recenti decreti e interpretazioni giurisprudenziali, chiarisce infatti quali siano i reali benefici e limiti in materia di esenzioni autostradali per le persone con disabilità e per chi li assiste.
La Legge 5 febbraio 1992, n. 104, nota come Legge 104, rappresenta la norma quadro italiana per l’assistenza, l’integrazione sociale e la tutela dei diritti delle persone con handicap. Nel corso degli anni, la legge è stata oggetto di diverse modifiche – l’ultima significativa risale al 2024 – e ha previsto un sistema complesso di agevolazioni che spaziano dall’ambito lavorativo a quello fiscale e assistenziale.
Tra i benefici più noti vi sono i permessi lavorativi retribuiti, il congedo straordinario, le detrazioni fiscali, e agevolazioni come l’esenzione dal pagamento del bollo auto e da alcune tasse relative ai veicoli. Tale normativa ha come scopo principale quello di migliorare la qualità della vita della persona con disabilità e di chi, spesso, si occupa del suo sostegno quotidiano, ossia il caregiver.
Tuttavia, l’idea che la legge possa estendere l’esenzione anche al pagamento del pedaggio autostradale è un equivoco diffuso: la normativa vigente non prevede questa agevolazione per i titolari di Legge 104, né per le persone con disabilità né per i loro assistenti familiari.
Esenzione dal pedaggio autostradale: chi ne ha diritto?
Secondo quanto stabilito dall’articolo 373, comma 2 del Decreto 495/1992, che regola il Codice della Strada, l’esenzione dal pagamento del pedaggio in autostrada è riservata esclusivamente a veicoli utilizzati da associazioni di volontariato che svolgono servizi di soccorso, come la Croce Rossa Italiana e organizzazioni similari senza scopo di lucro.
Tali veicoli devono essere muniti di un contrassegno speciale, rilasciato e approvato dal Ministero dei Trasporti e dalla Navigazione, nonché dal Ministero dei Lavori Pubblici. L’esenzione si applica solo in casi di soccorso, trasporto in emergenza o per il trasporto gratuito di malati, senza alcuna richiesta di pagamento o emissione di fattura.
Tra le attività esenti rientrano, per esempio:
- i mezzi del 118 e di altre emergenze sanitarie;
- il trasporto di organi, sangue ed emoderivati in emergenza;
- il trasporto sanitario assistito con personale medico e infermieristico;
- il trasporto neonatale o pediatrico;
- il trasporto di pazienti oncologici, dializzati e disabili, sempre a titolo gratuito.
È importante sottolineare che l’esenzione riguarda i mezzi utilizzati per tali servizi di trasporto sanitario e non i veicoli privati di persone con disabilità o dei loro caregiver. Pertanto, anche se una persona ha diritto alle agevolazioni della Legge 104, il suo veicolo privato non può usufruire dell’esenzione dal pedaggio autostradale.

Nonostante l’assenza di esenzione diretta dal pedaggio, vi sono comunque alcuni strumenti che possono ridurre i costi per chi utilizza frequentemente le autostrade. Per esempio, il Telepass offre l’esenzione dal canone di abbonamento per i titolari di Legge 104, una forma di agevolazione indiretta che consente di pagare solo il pedaggio effettivo senza costi aggiuntivi di gestione.
Inoltre, la Legge 104 continua a garantire importanti vantaggi come:
- l’esenzione dal bollo auto per veicoli intestati a persone con disabilità grave;
- l’IVA agevolata al 4% per l’acquisto e l’adattamento di veicoli per il trasporto di persone con handicap;
- agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie e su alcuni beni strumentali.
Infine, è possibile richiedere un pass per parcheggio riservato, rilasciato gratuitamente dai Comuni, che garantisce la mobilità e l’autonomia nelle aree urbane.
