MelodicaMente

Ligabue strega i 60 mila allo Stadio Olimpico di Roma

Luciano Ligabue

LigabueParte col botto il tour di “Arrivederci Mostro” di Luciano Ligabue che ieri sera, 9 Luglio ha raccolto circa 60 mila fan allo Stadio olimpico di Roma.
Sono 10 su 12 i brani del nuovo album presentati ieri sera, ma c’è anche spazio per i grandi successi di sempre “Balliamo sul mondo”, “Certe notti“, “Bambolina e Barracuda“, “Piccola stella senza cielo”, “A che ora è la fine del mondo” e “Libera nos a malo” durante il quale scorrono sul led immagini di baci omosessuali.
Ligabue incanta con la sua musica, ma come sempre si conferma anche un ottimo comunicatore e per questo non si risparmia dal dire la sua su quell’Italia da salvare e quella da buttare: “Se nasci qui ami l’Italia, ma c’è una frustrazione che non riesce a crescere, non ci son governi che diano servizi alla gente, in questo momento non riescono a promettere un futuro: e se uno vede un futuro di merda, vede anche un presente di merda” – queste le parole che hanno anticipato “Buonanotte all’Italia”, ultimo brano in scaletta  accompagnata dalle immagini di Berlinguer, Borsellino, Guccini, Falcone, Totò….

Ad accompagnare Liga sul palco Michael Urbano alla batteria, Kaveh Rastegar al basso, il grandissimo e straordinario Federico Poggipollini alle chitarre insieme a Niccolò Bossini, Josè Fiorilli e Luciano Luisi alle tastiere. Stasera si bisserà all’Olimpico di Roma e – come ha precisato lo stesso rocker a fine concerto – “I tempi sono molto duri – dice Ligabue – ma lasciatevi dire da uno che ha compiuto cinquant’anni che il meglio deve ancora venire“.

Exit mobile version