Litfiba, la Tetralogia degli Elementi Live a Firenze

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Piero Pelù - Obihall Firenze | © MelodicaMente

Il tempo passa ma i Litfiba non cambiano. E per fortuna, dovremmo aggiungere. Se è vero che negli ultimi anni il gruppo nato in via de’ Bardi a Firenze ha ripescato le vecchie glorie del passato senza riuscire a realizzare novità dello stesso livello, non ha intaccato la bellezza dei lavori passati che, anzi, col tempo sono diventati più aggressivi e sono rimasti sempre attuali.

Piero Pelù e soci sono tornati nella loro Firenze in occasione della Tetralogia degli elementi Live all’ObiHall, riproponendo i pezzi provenienti dalla serie di quattro album che dà il titolo al tour. I quattro elementi sono fuoco (El Diablo), la terra (Terremoto), l’aria (Spirito) e l’acqua (Mondi sommersi) e hanno dato vita agli album dei Litfiba dal 1990 al 1997, segnando uno dei periodi di maggior successo del gruppo, sicuramente quello in cui hanno sfornato i loro lavori più belli e significativi.

Piero Pelù chiede 30 secondi di silenzio | © MelodicaMente
Piero Pelù chiede 30 secondi di silenzio | © MelodicaMente

 

Partenza carica d’energia con “Resisti“, Piero Pelù si riconferma – come sempre, da sempre – un perfetto mostro da palcoscenico, in ottima forma, anche vocalmente, inarrestabile e comunicativo. Come in ogni concerto dei Litfiba non sono mancati i momenti di protesta, quelli in cui Piero Pelù ha espresso il suo pensiero che, sappiamo bene, non tiene mai a freno. Dopo “Dimmi il nome” e prima di intonare “Africa” il cantante ha chiesto trenta secondi di silenzio in nome di tutte le vittime dell’ultima tragedia nel Mediterraneo, poi ha portato avanti il suo show con “Dinosauro” e “Sotto il vulcano“, con la quale ha voluto omaggiare anche il compianto Pino Daniele, aggiungendoci in tocco di “Je so’ pazzo” seguita da “A denti stretti“, “El diablo” e “Dottor M.” ed anche in questo caso un altro argomento attuale, quello dell’eutanasia, che evidentemente sta molto a cuore ai membri del gruppo. Dopo “Linea d’ombra” è arrivato un momento di calma e un’interpretazione particolarmente intensa e sentita dell’auto-dedica “Bambino“. La prima parte del concerto si è conclusa con “Siamo umani” e sul palco sono salite le mamme indignate contro l’inceneritore che nascerà a Firenze, ad appena “sei chilometri dal Duomo”. Piero Pelù, da sempre attivo su più livelli, ha deciso di dare voce a queste donne che intendono tutelare con tutti i mezzi il futuro e la salute dei loro figli.

Bambino | © MelodicaMente
Piero Pelù – Obihall Firenze | © MelodicaMente

 

La serata è proseguita con “La musica fa“, “Ragazzo” e l’energia di “Spirito” per arrivare a “Ritmo #2“. Il tempo è trascorso velocemente ed in maniera più che piacevole, con Piero Pelù e Ghigo Renzulli in grande sintonia. E sebbene l’età avanzi, non lo danno a vedere. Si scatenano, se la ridono, creano siparietti, giocano con gli strumenti e la voce, Piero cerca la voce e il supporto del pubblico, scherza con il resto del gruppo dando soprannomi a Luca Martelli (batteria), Franco Li Causi (basso) e Federico Sagona (tastiere), prolungando una splendida versione di “Lacio Drom“, il modo migliore per augurare buona notte al pubblico, ma soprattutto buon viaggio. A tutti coloro che seguiranno il gruppo in tour, a tutti coloro che hanno viaggiato nel tempo e in mondi diversi grazie all’inconfondibile sound di uno dei gruppi rock più importanti della storia della musica italiana.

 

La scaletta completa

  • Resisti
  • Dimmi il nome
  • Africa
  • Dinosauro
  • Sotto il vulcano
  • A denti stretti
  • El diablo
  • Dottor M.
  • Linea d’ombra
  • Bambino
  • Tammùria
  • Woda-Woda
  • Ora d’aria
  • Siamo umani
  • La musica fa
  • Ragazzo
  • Spirito
  • Regina di cuori
  • Firenze sogna
  • Il mistero di Giulia
  • Ritmo 2#
  • Lacio drom (Buon viaggio)

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