La nuova truffa delle etichette dei bagagli: un pericolo nascosto negli aeroporti(www.melodicamente.com)
Viaggiare in aereo è sinonimo di avventura, ma anche di attenzione a piccoli dettagli che, se trascurati, possono esporre a rischi imprevisti.
Negli aeroporti italiani e internazionali si sta diffondendo una nuova forma di truffa legata al trattamento degli etichette dei bagagli, un fenomeno che mette a rischio la privacy e la sicurezza finanziaria dei passeggeri.
Una semplice distrazione dopo il ritiro del bagaglio può trasformarsi in un vero problema. Al momento del check-in, ogni valigia viene contrassegnata con un’etichetta adesiva contenente informazioni fondamentali: la sigla dell’aeroporto di destinazione, il numero del volo e un codice a barre univoco. Questo sistema automatizzato è essenziale per tracciare il bagaglio durante il viaggio, e al passeggero viene consegnato un talloncino con lo stesso codice per eventuali reclami in caso di smarrimento.
Tuttavia, secondo l’avvocato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, la prassi di rimuovere immediatamente l’etichetta dal bagaglio e gettarla nei cestini dell’aeroporto rappresenta una vulnerabilità che i truffatori sanno sfruttare. Questi ultimi recuperano le etichette abbandonate per crearne copie false e mettere in atto frodi ai danni delle compagnie aeree.
Il meccanismo utilizzato dai malintenzionati è semplice ma efficace: dopo aver raccolto le informazioni, creano indirizzi email falsificati che imitano il nome del proprietario legittimo del bagaglio. Da questi account falsi vengono inviati reclami per smarrimento, con l’obiettivo di ottenere compensazioni economiche o accedere a dati sensibili.
Come proteggersi dalla truffa delle etichette: consigli pratici
A oggi, questa forma di frode non è ancora diffusa su vasta scala, ma rappresenta una minaccia in crescita, soprattutto per la facilità con cui si possono recuperare dati personali da rifiuti lasciati incustoditi in spazi pubblici come aeroporti. Per contrastare il fenomeno, alcuni Paesi, come il Giappone, hanno già adottato misure preventive installando contenitori sicuri per lo smaltimento delle etichette.
In assenza di questi dispositivi negli aeroporti italiani o europei, è fondamentale adottare un comportamento prudente: non rimuovere immediatamente l’etichetta dal bagaglio appena ritirato. Meglio attendere di trovarsi in un luogo privato, per poi strappare in più pezzi l’etichetta prima di smaltirla. Questa semplice accortezza può ridurre notevolmente il rischio di diventare vittima di truffe.
Infine, mantenere alta la guardia anche dopo il volo è la strategia migliore per difendersi da queste truffe sempre più sofisticate. La distrazione o la curiosità, infatti, possono trasformarsi in vulnerabilità facilmente sfruttabili dai criminali.

Il trasporto aereo si basa su procedure standardizzate per garantire la sicurezza sia dei passeggeri sia dei bagagli. Dalle restrizioni sui liquidi nel bagaglio a mano, al rispetto di pesi e dimensioni per il bagaglio da stiva, tutto è pensato per far viaggiare in modo efficiente e sicuro. Tuttavia, l’attenzione si è finora concentrata principalmente su rischi fisici o tecnologici, trascurando minacce legate alla privacy e ai dati personali.
L’emergere della truffa delle etichette fa riflettere su quanto sia importante un approccio olistico alla sicurezza aeroportuale, che includa anche la gestione responsabile delle informazioni sensibili. Oggi più che mai, la protezione dei dati personali è un elemento chiave in ogni settore, incluso quello dei trasporti.
