Ogni morso di carne pesa sull’ambiente-melodicamente.com
Carne e consumo d’acqua: quello che dovresti assolutamente sapere in merito, e che forse, non sai. I dettagli
La gustiamo come primo o secondo piatto (in base alle nostre esigenze) in un pranzo o una cena, la condiamo e facciamo in modo di inserire spezie che possano esaltarne il sapore. Stiamo parlando della carne, una delle pietanze più amate e consumate, declinata in un’infinità di gustose ricette, e che è in grado di fornirci proteine e nutrienti sani.
Questo alimento è parte integrante di uno stile di vita corretto, ma c’è un aspetto su cui non sempre si riflette, ed è il consumo di acqua che c’è dietro la sua produzione.
Quanta acqua si consuma per la produzione di carne? Ecco i dettagli che forse non sai
Dietro la produzione di carne, c’è un consuma d’acqua alquanto notevole e le stime sono differenti, a seconda del territorio, del tipo di carne e del modo in cui la si lavora, ossia se in un allevamento estensivo o intensivo.

L’impronta idrica, in inglese water footprint, che indica il volume totale di acqua usato per la produzione di certi beni, come in questo caso la carne, mostra i seguenti dati che stimano la quantità di acqua usata per produrre un chilo di carne di tipi differenti. In linea generale, per produrre carne bovina, si impiegano circa 15 mila litri, mentre per quella di pecora 10.400 litri, e per quella di maiale, 6 mila litri. Per quanto concerne pollo e coniglio, il consumo è rispettivamente di 4300 litri e 3300 litri, che è l’esito più basso.
Nel nostro Paese, l’impronta idrica stimata, per ciò che concerne la produzione di un chilo di carne bovina, è di 11.500 litri, che corrisponde al -25% della media internazionale. Peraltro, solo il 13% è consumato davvero, il resto, che è l’87%, è solo acqua piovana che si usa per coltivare i cibi per nutrire gli animali.
Questo dato positivo è dovuto all’impiego di un meccanismo zootecnico che vede allevamento estensivo ed intensivo, quindi misto, e produzione che occorre in luoghi del Paese in cui c’è molta acqua, come ad esempio, la Pianura Padana.
Un dato interessante è che la carne che per essere prodotta, vede un minor consumo di acqua è l’hamburger. Per la produzione di 100 g di questa carne, ci vogliono solo 180 litri d’acqua. Per quanto concerne, infine, i dati generali del consumo di carne rossa a settimana, il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro, consiglia di non mangiare più di 300 g di carne rossa a settimana.
