Ticket per le visite mediche intramoenia - melodicamente.com
Tempi d’attesa troppo lunghi, come ottenere visite intramoenia pagando solo il ticket. È possibile: bisogna sapere come si fa.
Le liste d’attesa nella sanità pubblica continuano a rappresentare un ostacolo significativo per molti cittadini italiani, con tempi che spesso superano i limiti previsti per visite mediche ed esami diagnostici. Tuttavia, esistono strumenti normativi e procedure che permettono di accedere a prestazioni sanitarie private pagando solo il ticket, senza dover sostenere l’intero costo della prestazione privata. Il riferimento normativo principale è il decreto legislativo n. 124 del 1998, che tutela il diritto del paziente a ricevere cure tempestive.
Il diritto a visitare un medico privato pagando solo il ticket
Il problema delle liste d’attesa infinite è noto da tempo e rappresenta una delle criticità più gravi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Pochi però sanno che, se i tempi di attesa superano quelli previsti dalla normativa, il paziente può richiedere di essere visitato in regime di attività libero-professionale intramuraria (intramoenia), pagando soltanto il ticket. La differenza rispetto al costo di una prestazione privata è coperta direttamente dalla ASL di appartenenza.
Il meccanismo funziona così: se la struttura pubblica non riesce a garantire una prestazione entro i tempi indicati, il paziente ha diritto a rivolgersi al medico libero professionista della stessa struttura o di un’altra convenzionata, pagando solo la quota di partecipazione prevista dal SSN. Questo strumento consente di evitare il pagamento integrale di una visita privata “pura”, che può essere molto più onerosa.
Fondamentale per la corretta applicazione di questa normativa è la classificazione della prestazione sanitaria in base alla classe di priorità, indicata dal medico curante sulla ricetta. Il Servizio Sanitario Nazionale ha definito precise soglie massime di attesa:
- Classe U (Urgente): entro 72 ore
- Classe B (Breve): entro 10 giorni
- Classe D (Differibile): entro 30 giorni per visite specialistiche, 60 giorni per esami diagnostici
- Classe P (Programmabile): entro 120 giorni
Se la struttura pubblica non rispetta questi termini, il cittadino può quindi richiedere alla ASL di prenotare la prestazione in regime di intramoenia al costo del ticket. Nel caso in cui la ASL rifiuti la richiesta, è possibile inviare una formale istanza tramite PEC o raccomandata A/R alla direzione sanitaria e all’ufficio relazioni con il pubblico. Se la risposta fosse negativa o assente, si può ricorrere all’assistenza di associazioni per i diritti dei pazienti come Cittadinanzattiva o il tribunale per i diritti del malato.
Il Decreto-Legge n. 73 del 2024, noto come Decreto Schillaci, ha introdotto importanti novità per contrastare le liste d’attesa troppo lunghe. Tra le misure più rilevanti:

- Obbligo per le strutture pubbliche di garantire prestazioni anche nei fine settimana, al fine di aumentare la disponibilità di visite e diagnosi.
- Divieto di chiusura o sospensione delle attività di prenotazione senza valide alternative, rendendo illegale dichiarare chiuse le liste di prenotazione senza offrire soluzioni.
- Istituzione della Piattaforma nazionale delle liste di attesa, per monitorare e garantire la trasparenza e il rispetto dei tempi di erogazione delle prestazioni.
Sanità pubblica, privata convenzionata e privata pura: cosa cambia per il cittadino
Per orientarsi nel complesso sistema sanitario italiano è importante conoscere le differenze tra:
- Sanità pubblica: gestita dallo Stato o dalle Regioni tramite il SSN, finanziata con fondi pubblici e con accesso parzialmente a pagamento tramite ticket.
- Sanità privata convenzionata: strutture private che hanno accordi con il SSN e che offrono prestazioni a costi agevolati, con parte dei costi coperti dallo Stato e parte a carico del paziente.
- Sanità privata pura (o “privato privato”): strutture indipendenti dal SSN dove il cittadino paga interamente il costo della prestazione, spesso con tempi di attesa molto brevi ma senza garanzie di qualità omogenee.
Scegliere il privato non significa necessariamente ottenere maggiore qualità, e anzi, la responsabilità di informarsi e verificare gli standard di sicurezza e affidabilità ricade interamente sul paziente. La sanità pubblica e quella privata convenzionata sono soggette a controlli e regolamentazioni più rigorose rispetto al settore privato puro.
