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Portishead, ristampa in vinile per i 20 anni di Dummy

Portishead Dummy

Era il 1994 quando i Portishead diedero vita al loro album d’esordio che è stato incluso tra i 500 dischi più belli di tutti i tempi, tra i più influenti del periodo e tra i più amati del genere. A Bristol prendeva vita un nuovo sound che avrebbe dato spazio ad una nuova concezione di musica e di strumenti, che avrebbe influenzato tantissimi gruppi nati dopo quell’anno e che avrebbe gettato le basi per la costruzione dell’elettronica moderna, intesa più come complessità che come minimalismo. Non è semplice musica, quella dei Portishead è un’opera d’arte plasmata con strumenti e voci sognanti, rappresenta un background alla vita che scorre e alle emozioni che prendono forma.

Dummy” vedeva la luce nell’agosto del 1994 e brani come “Sour Times“, “Wandering Star“, l’amatissima ed eterna “Roads” e la sensualissima “Numb” a distanza di 20 anni risultano essere ancora molto attuali. Dopo 20 anni “Dummy” viene riproposto al corposo seguito dei Portishead e agli amanti nostalgici del sound di Bristol, viene ristampato in vinile nelle prime 1000 copie in blu, il colore della calma e dell’equilibrio, il colore che placa l’attività del cuore, blu proprio come quella meravigliosa copertina. “Dummy” ritorna più acclamato di prima segno che nonostante il tempo abbia fatto il suo dovere, il gusto per la composizione e la contemporaneità di alcuni brani siano ancora più attuali che mai.

POrtishead
Portishead ©Facebook

Nel 1991 Beth Gibbons e Geff Barrow danno vita ai Portishead, plasmano il trip hop, e lanciano 3 album magnifici con spazi e tempi allungati. La delicatezza e la calma contraddistinguono la loro produzione musicale, dimensioni fluttuanti e anche un po’ gotiche sono la giusta chiave di lettura per immergersi nella loro filosofia musicale. Un ventennio è dietro l’angolo, ma è il tempo giusto per rendersi conto che in fondo le epoche passano, gli anni volano e si pensa più all’avanguardia che all’anima delle cose. La musica rimane cosa eterna, la bellezza di alcune composizioni riesce a non essere vittima dei tempi che scorrono, “Dummy” è un buon motivo per apprezzare la storia della musica non solo ricca di classici e di rock alla vecchia maniera, ma anche di avanguardia d’altri tempi.

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